Tokyo, futuro prossimo; la capitale del Giappone venne devastata da un enorme terremoto che oltre a mietere milioni di vittime tra gli abitanti fece anche crollare l’economia dell’intero paese.
Per potersi risollevare, venne deciso dal governo di privatizzare alcune strutture statali, tra cui il sistema carcerario, per poter permettere, oltre alla ricostruzione della città, anche il risanamento dell’economia nazionale; tra queste strutture privatizzate vi è il carcere di massima sicurezza chiamato Deadman Wonderland.
Sono passati più di dieci anni dalla catastrofe e i sopravvisuti a tale evento pian piano stanno ricominciando a riprendere la vita di tutti i giorni cercando di dimeticare i lutti subiti: tra questi troviamo è Ganta Higarashi, uno dei tanti ragazzini che durante la castrofe hanno perso tutto quello che avevano e, nel suo caso, anche i propri ricordi. Egli infattinon solo non ricorda quanto accaduto durante il terremoto, ma anche i ricordi della sua infanzia sono solo frammentari. Per Ganta questo ha poca importanza infatti l’unica cosa che per lui conta nell’immediato è di andare a scuola coi suoi amici e di vivere con serenità.
Ma quello che sembrava un giorno come un altro per il nostro Ganta si trasforma presto in un incubo, mentre è a scuola coi suoi amici dalla finestra entra un mistrioso uomo vestito di rosso e senza preavviso massacra tutti gli alunni della classe di Ganta lasciando vivo solo lui e poi sparisce nel nulla.
La polizia accorsa dopo il massacro, arresta Ganta pensando che sia lui l’artefice di tale crimine. Non essendo prove d’innocenza, il ragazzo viene condannato alla pena capitale da scontarsi proprio nel carcere di Deadman Wonderland.
Giunto nel carcere a ganta viene applicato un collare, nel cui interno vi è un dispositivo che inocula un veleno mortale ad azione ritardata. Se non si prende l’antidoto entro 3 giorni il detenuto muore senza scampo.
Per procurarsi l’antidoto i detenuti devono comprarlo usando i cast point, una sorta di valuta usata dai detenuti all’interno del Deadman Wonderland.
Oltre all’antidoto i cast point vengono usati anche per l’acquisto di beni di consumo come cibo, vestiti e mobili, e anche per l’acquisto di beni di lusso come impianti Hi-Fi, televisori plasma giganti e per certi detenuti anche la libertà.
Per ottenere questi cast point i detenuti devono partecipare a delle gare indette dalla direzione del carcere per divertire il pubblico che viene in visita. Infatti il Deadman Wonderland altri non è che un enorme parco di divertimenti, dove i detenuti si esibiscono in giochi e gare di abilità per divertire la gente.
La sola cosa che il pubblico ignora è il fatto che tali gare sono spesso mortali ed essi credono che i vari decessi siano in realtà pura finzione. Coloro che dovessero avere dei dubbi vengono liquidati con la frase: “tanto sono criminali.. anche se si fanno male che importa?”
Così il nostro Genta per poter sopravvivere è costretto ad affrontare queste gare mortali e cercare di uscirne vivo per poter trovare il vero colpevole della morte dei suoi amici.
Durante una di queste gare, succede in Ganta qualcosa che nemmeno lui avrebbe mai immaginato: il proprio sangue uscito da una ferita, comincia a modificarsi e Ganta, usando il proprio istinto, se ne serve come arma. Ancora stupoito di ciò Ganta viene trascinato dalle guardie nella sezione di massima sicurezza dove scopre che ci sono altri come lui in grado di controllare quello che chiamano il “Ramo del Peccato” e che tali persone vengono chiamate Deadman; oltre a questo Ganta scopre che i Deadman si affrontano in quello che viene definito Carnival Corpose una sorta di arena dove i Deadman si affrontano all’ultimo sangue per il divertimento di pochi e danarosi spettatori anonimi.
Cosa ancora più inquietante è che sembra che il “ramo del Peccato” sia in qualche modo legato non solo al misterioso “Uomo Rosso” che ha ucciso i suoi amici e fatto rinchiudere in carcere, ma anche legato in qualche modo al proprio passato ormai dimenticato da tempo… Gabta scoprirà mai la verità? Riuscirà a provare la sua innocenza?
L’idea di usare come puro spettacolo i vari sistemi di detenzione non è un idea nuova in campo sia fuimettistico che cinematografico, infatti al cinema uscì nelle sale il film “L’Implacabile” con Arnold Shwarznegger, dove i criminali per poter avere la libertà dovevano partecipare ad un gioco mortale vincere significava libertà perdere morte.
httpv://www.youtube.com/watch?v=sGh-tfymvMQ
La prima parte del primo episodio sottotitolato in italiano, vi consigliamo di procurarvi la versione doppiata in italiano a cura della Planet Manga