Lo ammetto, sono andato a vedere Mazinga Z infinity con poche aspettative. Ogni volta che Go Nagai ha messo mano agli eroi della mia infanzia, magari stravolgendoli o rendendo la loro storia così complessa da non potere essere compresa, ho sentito come una pugnalata nella schiena. Mi ero dunque preparato al peggio ma, sin dalle prime scene, ho dovuto ricredermi.
Doppiaggio straordinario.
Prima di proseguire voglio sottolineare il doppiaggio straordinario: i colpi sono urlati nel microfono, le scene di combattimento sono esaltanti, epiche a tratti e gran parte del merito va ai doppiatori di questo anime che si sono davvero sgolati per farci vivere al meglio le scene di combattimento.
La storia
Sono ormai 10 anni che la razza umana è in pace. Koji Kabuto è diventato un ricercatore mentre Tetsuya Tsurugi (pilota del Grande Mazinga) è diventato un militare, si è sposato con June Hono (che pilotava Venus) ed ora aspettano un bambino. Koji invece non sembra decidersi a fare il grande passo con Saiaka e lei sta pensando di lasciarlo… Cosa dite? Sembra una storia romantica? Niente affatto, perché il dottor Hell torna alla riscossa ed insieme a lui tornato tutti i mostri meccanici, lanciati alla carica! Siiiii Spada diabolica! Missile centrale! Ma che diavolo il combattimento viene nuovamente interrotto… viene scoperto sotto al monte Fuji un robot gigantesco, talmente potente che è in grado di azzerare l’universo per… Siiiii altre scene di battaglia! Pugni a razzo! Grande tifone! Ok, diciamoci la verità, questa storia interrompe le scene di combattimento! Lo so, non tutti avrebbero gradito 95 minuti di battaglia, o forse sì vista la qualità dell’animazione e la potenza del doppiaggio, ma una storia ci vuole per forza e quindi dovremo imparare ad apprezzare anche i momenti di pausa, nei quali si scopre che l’energia fotoatomica che ha reso il mondo un posto pulito e privo di guerre, in alte concentrazioni genera delle brecce che… Siiii Raggio Congelante! Ok avete capito che mi ha esaltato. Ora non vi resta che andarlo a vedere.