Nella nostra memoria vi sono molti cartoons che ci hanno accompagnato nei pomeriggi da bambini. Tra quelli che più mi hanno affascinato, probabilmente per via delle tematiche “misteriose” , c’è stato “Sasuke il piccolo guerriero”, in cui la figura del ninja veniva presentata in maniera quasi magica, in grado di realizzare l’impossibile e in possesso di poteri magici.
In sé la figura del ninja era già accattivante tra il misterioso e il sopranaturale, in questo anime se ne accentuava ancora di più le caratteristiche leggendarie e fantasiose.
Realizzato nel 1979 dalla casa produttrice Knack per un totale di 24 episodi.
Il piccolo Sasuke viene inviato ad imparare l’arte dei ninja dal Grande Maestro Bianco. Imparate le tecniche affronterà il Clan degli Iga comandati da Hattori Hanzo, artefice di crudeltà sulla popolazione, mettendosi al servizio di Lord Sanada.
Nelle sue avventure sarà accompagnato da Iron-monk, un corpulento uomo ma dal grande cuore e il cane Rocky.
Un piacevole anime degli anni 80, in cui l’elemento clou era il momento in cui Sasuke utilizzava le tecniche magiche per sconfiggere il nemico di turno. L’animazione era tipica di quegli anni, con scene di discreta fluidità, ben realizzate le scene d’azione e la rappresentazione delle magie,anche se a volte le immagini denotavano una certa superficialità nella realizzazione.
Comunque una trama avvincente, ricca d’azione e con scene umoristiche e un’evolversi della storia che vede prima i ninja di Hanzo e poi il Monaco maledetto, quest’ultimo più vicino alla tradizione Occidentale, tanto che ricorda Nosferatus.
Sasuke pur sconfiggendo il Monaco, non riesce a eliminare Hanzo, lasciando un finale aperto.