La miniserie di otto numeri della Star Comics Kepher, ci porta in un mondo che, ai lettori dei romanzi di Christian Jacq potrebbe sembrare molto familiare.
Il mondo in cui si svolgono le vicende infatti, sebbene si svolga in un futuro fatto di nano-macchine, ologrammi e quant’altro, ha come base l’antica tradizione egizia e non soltanto come simbologia, ma anche come struttura sociale.
Il protagonista della vicenda è Selek: un generale che vanta il titolo di dei protetto dal faraone, ma è anche un uomo gretto, egoista ed infedele poichè è l’amante della moglie del faraone.
Un terribile incidente è destinato a cambiare tutto questo. Il generale muore, ma viene riportato in vita con arti artificiali e numerose nano-macchine in corpo. Al suo risveglio scopre di non ricordarsi più nulla, di essere una persona completamente diversa da prima e di avere un’altra voce nella testa: una sorta di computer pensante che lui chiama Sekhmet (Spesso Sek). Con le sue nuove abilità ed il computer che ha nel cervello e che è in grado di interfacciarsi con centinaia di banche dati, Selek (anche se quel nome non gli appartiene più) cerca di scoprire di più su se stesso e su chi sia realmente in un mondo sull’orlo della guerra civile.
COMMENTO
In un panorama editoriale in cui nessuno ha più voglia di rischiare nulla, La Star Comics è stata lungimirante e coraggiosa a puntare su un prodotto editoriale tutto italiano. Pagine a fondo nero, atmosfere originali, una storia avvincente e convincente ed anche una qualità di disegno ottima per un fumetto italiano.
Carina anche l’idea di far interagire il protagonista con la voce computerizzata nella propria testa, mi ha ricordato in certi punti il Deathlok anni ’80 della Marvel. Kepher è senza dubbio una serie che merita di occupare gli scaffali di ogni appassionato di fantascienza… e di fumetti italiani!
Per coloro che vogliono leggere un anteprima del fumetto è possibile farlo su questo sito: http://kephercomics.blogspot.it/