Il bello di recarsi in fumetteria è la possibilità di guardare con calma i vari albi esposti e così aver la possibilità di scorgere sempre qualche piacevole sorpresa: è il caso di “Little Norby”. Sono stato attirato dallo stile di disegno molto cartonistico simile ai Looney Tunes e dai colori molto vivaci e intensi. Leggendolo poi ho scoperto una divertente e spensierata storia, composta da strisce di 2 massimo 5 tavole, della vita tra il gatto Norby e la sua padrona Anna, in cui spesso e volentieri la vita reale della ragazza è sopraffatta dal comportamento sognatore del felino.
Sotto certi aspetti, il gatto Norby, ricorda un po’ Isidoro, il gatto che compariva con le sue strip sul settimanale Topolino di parecchi anni fa. L’umorismo che si vive nelle tavole di Norby è frizzante e soprattutto semplice senza dover cadere nel grottesco o volgare elemento non trascurabile in un panorama che negli ultimi tempi ha perso il senso del buon gusto. Sembra che per far ridere bisogna usare a tutti i costi la parolaccia o creare parodie dalle tinte a “luci rosse”.
Il gruppo di ragazzi che hanno ideato questo straordinario personaggio: Marco Ventura, Jessica Ferreo, Liana Recchione e Jolie Carbone, hanno saputo parodiare eventi di vita sociale ,film, telefilm….., adesso però questo gatto meriterebbe una sua serie animata che farebbe divertire tutti.
Si Ringrazia