Il viaggio tra i cosplayer prosegue. Questa volta, abbiamo deciso d’incontrare una ragazza, che ha avuto come mentore sua sorella e ha seguito le sue orme in maniera molto egregia. Ecco a voi Cristina Colnaghi.
Ni-Hao!!! Mi chiamo Cristina (no, non ho un nickname, li ho sempre odiati!!) ho 24 anni, cosplayer (o almeno ci proviamo!) laureata in Economia e Amministrazione, nella vita quotidiana lavoro come impiegata amministrativa. Quando non sono in ufficio o non sto cucendo i costumi per le prossime fiere mi piace dilettarmi ai fornelli, soprattutto nella preparazione dei dolci, e sono soccorritrice volontaria in Croce Bianca ( mi raccomando, abbiamo sempre bisogno di nuove reclute!!!).
Oltre ai manga e agli anime tra le mie passioni abbiamo il cinema, passerei giornate intere chiusa in camera a guardare film, adoro i musical e i vecchi classici in bianco e nero; ebbene sì, sono una ragazza all’antica e tradizionalista che ogni tanto esce dagli schemi e si traveste dai suoi personaggi preferiti.
Come hai conosciuto il panorama cosplay
In molti mi conoscono come “la sorellina di Pamela Colnaghi, una delle prime cosplayer italiane”, diciamo che mi ha istruita a dovere: mentre gli altri bambini andavano all’oratorio, io la seguivo alle fiere del fumetto, il mio futuro da cosplayer era già segnato.
La mia prima fiera risale a parecchi anni fa, ricordo ancora la mia prima Cartoomics, lo ammetto, rimasi totalmente affascinata da quei ragazzi vestiti come i protagonisti delle mie serie preferite, erano fantastici ai miei occhi di bambina. Ahimè, allora l’ambiente fieristico era sano e genuino, ci si divertiva sul serio, mi capitava spesso di accompagnare mia sorella, aiutarla con i suoi cosplay, per me era un onore, e così, alla tenera età di 10 anni (o forse 9, e chi se lo ricorda?!!) feci il mio debutto. Ero così timida e impacciata che durante la mia esibizione da Videl di Dragonball Z colpii il presentatore per sbaglio, che vergogna!!!!
La scelta dei tuoi costumi su quali criteri si basa?
Ovviamente deve essere un personaggio che mi piaccia, che mi somigli sia fisicamente che caratterialmente (altrimenti sai che fatica nell’interpretazione!!!), io stessa mi sono rifiutata di fare personaggi che mi piacessero parecchio, ma se non ho niente in comune con essi finisco col non sentirmi a mio agio e avrei fatto tanto lavoro per nulla, sarei un disastro completo.
Mi è stato fatto notare varie volte: scelgo spesso personaggi femminili con outfit provocanti e che mettono molta pelle in mostra… beh, la verità e che nella vita reale sono così timida e riservata che non mi sognerei mai di indossare qualcosa del genere; grazie al cosplay posso essere un’altra persona, essere sexy, anche solo per un giorno, e poi tolgo il costume, la parrucca, mi strucco e ritorno ad essere la stessa Cristina di sempre jeans e maglie accollate, è proprio questo il bello del cosplay.
La realizzazione dei cosplay è tutta tua oppure hai degli aiuti
Tutta farina del mio sacco, dal primo all’ultimo, e ammettiamolo, in alcuni si vede parecchio! Non sono una sarta, il tempo a disposizione è poco, ma la soddisfazione di vedere il lavoro finito, anche se non è un granché, è immensa. Nonostante abbia la macchina da cucire i primi costumi li ho realizzati a mano, solo successivamente imparai a usarla grazie alla pazienza della mia mamma, che ogni tanto storce il naso quando mi vede spendere tanto denaro e tempo in questo hobby.
Sono migliorata parecchio nella realizzazione, basta applicarsi come in tutte le cose, non indosserei mai un vestito che non sia fatto da me, non avrebbe lo stesso significato, è una questione di principio. La mia prossima sfida? La realizzazione di un’armatura ovviamente e prevedo grasse risate, ne vedremo delle belle!!!
Tua sorella è da anni nell’ambiente cosplay, che suggerimenti ti ha dato
Devo fare una premessa prima di rispondere a questa domanda, ho frequentato questo ambiente quando il cosplay italiano era ancora agli inizi, e dopo aver fatto una pausa di circa 10 anni, al mio ritorno una cosa era evidente: il cosplay è cambiato, su questo non c’è dubbio, Pamela mi aveva avvertita di questo cambiamento, ma non ci credevo finché non lo vidi con i miei occhi. Competizione, polemiche, invidie, e quel che è peggio è che i social network alimentato tutto ciò, sembra quasi che le persone passino la maggior parte del tempo più a criticare gli altri che a divertirsi. Gli unici consigli che mia sorella mi ha dato, e di cui ho fatto tesoro, sono di non curarmi del giudizio altrui, di cosplayare i personaggi che mi piacciono, stare lontana dalle polemiche, e di pensare solo a divertirmi, ora come ora direi che mi sta andando piuttosto bene!
Che soddisfazione si prova quando si viene riconosciuti per il personaggio che si interpreta?
Una bella soddisfazione direi!!! È bellissimo quando in fiera ti chiamano con il nome del personaggio che interpreti, è davvero gratificante. Tutte le paturnie che mi vengono su quello che la gente potrebbe pensare e dire, non appena indosso il mio costume e metto piede in fiera svaniscono; anche un solo complimento mi riempie di gioia e inizio a pensare che, tutto sommato, non sono un disastro totale! Certo, poi mi capita di ricevere critiche, di cui ogni cosplayer dovrebbe farne tesoro per migliorarsi sempre di più, oppure di non essere riconosciuti, come il caso dei personaggi vecchi che la nuova generazione non conosce. Mi piace rispolverare vecchie glorie come She-Ra la principessa guerriera e Motoko Kusanagi di Ghost in the Shell, è bello far conoscere ai giovanissimi i manga e gli anime con cui sono cresciuta, proprio come mia sorella Pamela un tempo li fece scoprire anche a me, e non dimentichiamoci di coloro che, ormai non più giovincelli, si complimentano per la scelta originale dei personaggi, e ringraziano per aver fatto ricordare loro gli eroi della propria infanzia.
Dicci la verità, sei entrata nel cosplay per dimostrare che sei più brava di tua sorella
Hahahaha! Effettivamente quando ero piccola volevo essere come lei, la copiavo e la seguivo in tutto, era la mia ossessione. Dopo essermi presa una lunga pausa dalle fiere, tre anni fa mi chiese di accompagnarla al Festival del fumetto di Novegro, e per farle compagnia decisi di portare anche io qualcosa di semplice… è stata la mia rovina: mi è piaciuto così tanto che da allora non sono ancora riuscita a smettere! Non c’è nessuna competizione tra noi, anzi, scegliamo automaticamente personaggi diversi e, quando possiamo, cerchiamo di aiutarci nella realizzazione. Capita di farci delle nottate intere prima della fiera per finire i costumi, per non parlare delle risate, siamo due disastri: una sera mentre indossavo la sua parrucca e lei mi accorciava la frangia, ci ho quasi rimesso un occhio!!! Ci divertiamo un sacco assieme, il cosplay è una di quelle cose che ci tiene unite, è bello condividere insieme questo hobby spero che duri ancora a lungo e poi abbiamo una nuova recluta, la mia nipotina!!! Stiamo già progettando i suoi primi cosplay, qualcosa mi dice che ci vedrete ancora per molto tempo alle fiere… stay tuned with us!!!
Grazie per la tua disponibilità e simpatia….. e salutaci tua sorella!!!!