Il nostro giro tra i vari cosplayer oggi fa tappa da…
Ciao a tutti, Mi chiamo Alessandro Uccheddu, almeno così c’è scritto sui documenti, visto che le persone continuano a chiamarmi Jack, Carnevalante prima e Cosplayer ora, vivo a Torino, ma sono di Carignano, che è a 20 chilometri dal capoluogo piemontese, dove il carnevale è molto sentito, appassionato di film, telefilm, videogiochi e manga, un vero nerd.
Come hai conosciuto il mondo del cosplay?
Durante uno dei primi Torino comics, mi son detto, ma che è sta gente in costume, per lo più roba sconosciuta, ma la cosa ha attirato comunque la mia attenzione. non sapevo come, ma le persone potevano mascherarsi in periodo non carnevalesco.
Cosa di questo panorama di diverte di più?
Il potere socializzare ovviamente, poi la verità è che chi si mette un costume e/o maschera in realtà se la toglie, è più facile che una persona sia se stessa in costume, che magari in ufficio o dietro un registratore di cassa o con gli amici in birreria e chi sta leggendo questo sà che è vero, si dico a te maschietto che non hai il coraggio di salutare una ragazza quando sei in borghese, ma appena ti cambi diventi spavaldo, e tu femminuccia, che non sei tipa da svestirti in discoteca o altro, ma se c’è un cosplay puoi metterti quella microgonna (sempre se il cosplay non richieda un semplice bikini) senza passare per spudorata perché “è il personaggio” che la richiede.
Ritieni che in certi eventi, le vittorie di alcuni cosplay, sono leggermente pilotate da dietro le quinte?
Hai detto bene, pilotate “leggermente” è la parola giusta, comunque sì, credo che lo siano , alle volte viene dato un premio grazie al peso “politico” di uno dei giudici. Ho visto giurie mettere i punti sui loro fogli e poi fare i conti per decidere il vincitore , ed ho visto giurie che dopo aver compilato i loro appunti si mettevano a discutere, ma di cosa dovete discutere? conta , somma ed aggiudica! Detto questo comunque non credo che le competizioni Cosplay siano truccate , ho visto gare a carnevale palesemente truccate , cosa hanno ottenuto gli organizzatori? che quelli bravi e capaci non vi parteciparono più , ma solo gli amici di amici, il risultato a lungo termine per un evento che vuole rimanere importante è devastante, l’ho visto!
Che emozioni si prova quando si interpreta e si viene riconosciuti, di un personaggio che si ama?
Si è appagati per il lavoro che c’è stato dietro, il costume , il trucco, l’interpretazione, il freddo d’Inverno ed il caldo torrido in estate, tutto questo svanisce di fronte ad una semplicissima richiesta: possiamo fare una foto insieme a te? A già, quando feci Bruce Lee a Milano mi riconobbero solo i Cinesi, per gli Italiani ero Uma Thurman in versione maschile.
Possiamo ormai considerarti il Jack Sparrow d’Italia. Non c’è il rischio che Johnny Depp faccia la tua controfigura nei prossimi film dei “Pirati dei Caraibi”?
Magari! ma non credo proprio di essere lo Sparrow Italiano, in questi anni ho visto costumi migliori dei miei, ho visto persone somigliare molto al personaggio, ne conosco uno che è il sosia di Johnni Deep, ma se parliamo di interpretazione, credo di giocarmela con chiunque, e questa sicurezza non viene da me, ma dalle persone che mi hanno visto all’opera, credo di aver fatto la mia prova migliore al Poirino in cosplay . . . quasi da squalifica, ed ho detto tutto!Per un periodo ho fatto così tanto Jack Sparrow, che anche quando ero in borghese alle volte parlavo e mi muovevo come Jack, disturbo di doppia personalità!