Nelle nostre interviste non vogliamo farci mancare niente, abbiamo così deciso di andare ad intervistare una cosplayer che oltre a realizzare costumi, organizza eventi, presenta gare cosplay è Miss Cosplay …..
Sono Arianna, nella vita di tutti i giorni laureata in Lingue e informatrice turistica, con una lieve ossessione per ogni forma d’arte. Quindi mi diletto in recitazione, scrittura, disegno, canto e..cosplay 🙂
Come sei finita nel mondo cosplay?
Sono finita nel cosplay in quei lontanissimi tempi in cui non esistevano ancora Facebook, altri social media, neppure MSN messenger. Si conosceva gente in svariate chat e forum, sotto gli sguardi sospetti di amici e famigliari, perchè su internet si discuteva di quegli oscuri “anime e manga”, che allora erano un po’ la corruzione 😀 Un di queste amiche, Alessia Selene, mi chiese di partecipare al Lucca Comics del 2003 e di “fare cosplay”. Allora scucii e ri-assemblai (rigorosamente a mano) un vecchio vestito della mamma, per essere Kotori di X1999 😉
Le difficoltà maggiori nel realizzare un cosplay.
Per quanto mi riguarda, la difficoltà maggiore è la progettazione, il taglio della stoffa. Non ho mai preso una lezione di cucito, mi manca totalmente la teoria. Con gli anni ho perfezionato qualche tecnica grazie a preziosi consigli di amiche competenti, ma continua ad essermi oscuro l’uso dei cartamodelli, quindi..”vado a caso” ;D Detto questo, sono affetta da quella malattia del “non fare oggi quello che puoi fare domani”…è sempre stata la mia (tremenda) teoria di vita, e purtroppo lo è anche nel cosplay. Se non vedo la scadenza molto vicina, difficilmente mi metto a cucire di buona lena, il mio cervello rifiuta l’ispirazione..quindi la mia più grande difficoltà è finire in tempo, notoriamente un mio cosplay viene realizzato in media in 4 giorni, comprese le 12 ore della notte precedente la fiera in questione! XD Mi illudo dicendomi che è un po’ la deformazione dell’artista che lavora solo sotto ispirazione. Bello mentire a se stessi eh?! Sono solo PIGRA!
Quanto ha influito il mondo cosplay nella tua vita sociale.
Direi che il cosplay ha influito TOTALMENTE nella mia vita sociale, sotto ogni punto di vista 🙂
Se mi guardo attorno, i miei più grandi amici sono cosplayer. Anche se fa ridere metterla così, perchè ormai sono solo Amici, con la A maiuscola, l’essere “cosplayer” non conta più. I weekend che mi rimangono liberi dal lavoro, all’80% li trascorro a qualche fiera del fumetto..quindi è naturale che il tempo libero si esaurisca e il cosplay finisca per occuparne la maggior parte. Anche se mi sento di dire che con il passare degli anni, la situazione si è invertita: prima facevo cosplay per conoscere gente e divertirmi alle fiere, ora vado alla fiere per divertirmi incontrando gli amici. Se poi capita di fare cosplay, bene, ma non è più l’elemento essenziale 🙂 Poi naturalmente, ho iniziato a vedere gli “amici-cosplayer” al di fuori dell’ambiente fieristico: gli interessi molto spesso comuni aiutano! Beh certo, poi c’è quel piccolo particolare che la persona più importante della mia vita io l’abbia conosciuta nel giro del cosplay in quanto entrambi cosplayer…. 😀
Ritieni che il cosplay, sia solo indossare il costume, oppure anche indentificarsi nel personaggio stesso e viverlo quindi a 360° gradi.
-Ritengo che il fattore interpretazione sia molto importante, anche se non forse a “360°”. Come attrice, impersonare il personaggio su palco è per me fondamentale. Non si deve per forza essere attori nati, ma bisogna essere almeno predisposti a non essere se stessi su quel palco, a focalizzarsi su perlomeno uno stato d’animo tipico del cosplay che si porta. Questo non significa che chi non lo fa debba evitare di sfilare, come dicevo, ognuno ha le proprie capacità ed è libero di interpretare il cosplay a suo modo. Se mi trovassi in una giuria però sì, considererei l’interpretazione una ‘conditio sine qua non’ per assegnare un premio. Poi è anche importante assumere pose adatte al personaggio nelle foto (che poi ne sia incapace è un altro discorso, sono “fotofobica” ;D). Però in giro per la fiera mi fa piacere ridere, parlare con gli amici, scherzare..sicuramente non interpreto il personaggio a tempo pieno!
Si dice che dietro ad ogni grande uomo c’è una grande donna. Tu che sei la “First Lady” di un campione del mondo del cosplay (Massimo Barbera), cosa ci puoi rivelare!!!!
-Vi posso rivelare che “campione del mondo” è un’etichetta che non cambia di una virgola la persona che ci sta dietro. Molti si dimenticano nel bene e nel male che il cosplay è solo cosplay, che l’esperienza conta, la persona resta la stessa. Il mio campione del mondo porta nel cuore le persone e le emozioni, non un piedistallo. Quello che ci rimane sono ricordi e un ingombrante robottone nel salotto, dove le persone normali tengono i vasi cinesi e gli animaletti di Swarovski. Se volete chiamarmi grande donna perchè ho un Mazinkaiser in casa, lo accetto XD, per tutto il resto Massimo Barbera è come lo vedete: aveva un sogno e l’ha realizzato, riempiendo la casa di polveri sottili che ancora trasudano dalle pareti a distanza di anni :P. Ma una “first lady” non può che assecondare i sogni, sennò cosa ci sta a fare?
Grazie per la tua gentile disponibilità.
Grazie mille!