La notizia che riportiamo è stata pubblicata sul quotidiano “La Stampa”. Ed è un argomento che più volte è stato dibattuto tra organizzatori, cos player, visitatori, appassionati e detti ai lavori: ovvero la vendita e il possesso di spade all’interno di una fiera del fumetto.
Sottolineiamo che negli ultimi tempi, gli organizzatori di molte gare cosplay, per evitare qualsiasi tipo di incidente, hanno proibito, durante l’esibizione, di sguainare spade, normativa che viene rispettata dai partecipanti. L’attenzione riguardante l’incolumità è ben osservata da tutti.
Ecco l’articolo:
Giorgio ha 15 anni. Sabato pomeriggio è uscito da Torino Comics con una spada giapponese in acciaio, lunga oltre un metro, acquistata regolarmente tra gli stand della fiera del fumetto. Arrivato a casa, l’ha mostrata orgoglioso ai genitori: «L’ho pagata solo 20 euro». Il padre, tutt’altro che contento, dopo averla estratta dal fodero gliel’ha subito sequestrata. Perché quella katana, malgrado l’evidente finalità ornamentale, oltre a pesare quasi un chilo e mezzo è anche parecchio appuntita: non esattamente un giocattolo da lasciare a un ragazzino.
Adesso la spada è finita in mano ai carabinieri della stazione Lingotto, che la sottoporranno a prove tecniche per verificare la sua effettiva pericolosità. Ma l’episodio evidenzierebbe un vuoto normativo sulla possibilità di vendere, specialmente ai minori, oggetti simili.
La «Magnum Bleach Ichigo», così si chiama la spada, rientra nel novero delle armi improprie. Come tale, non esiste alcun limite di vendita, quindi nemmeno a chi ancora deve compiere 18 anni. Il Codice del consumo, però, dice anche che produttori e distributori non possono vendere ai minori di sedici anni, oggetti potenzialmente pericolosi. La katana comprata da Giorgio lo è? A buon senso verrebbe da dire di sì. Per una risposta oggettiva bisognerà aspettare l’esito degli esami.
La fiera che si è appena conclusa all’Oval può essere ritenuta responsabile? No. Anche perché, mai come quest’anno, Torino Comics è stata organizzata con un occhio di riguardo alla sicurezza. «A tutti gli espositori che hanno partecipato all’evento è stata inviata una copia della normativa che regola la vendita – spiega Edoardo Parolisi, responsabile dell’ufficio stampa -. I visitatori all’ingresso sono stati controllati anche con i metal detector, per evitare che sotto i costumi si potesse nascondere qualcosa di pericoloso. Polizia e carabinieri giravano tra i venditori, oltre duecento, a caccia di qualsiasi irregolarità».
E la Bleach Ichigo? «Ne sono state vendute cinque, proprio dall’unico stand gestito direttamente dalla società co-organizzatrice, l’Exenia». La spada, che si può comprare facilmente anche su internet, viene regolarmente distribuita dalla Star Shop di Perugia, società specializzata nella commercializzazione di fumetti e gadget.
Come avete potuto leggere, non esiste un vero e proprio problema ma una domanda lecita: è giusto in una kermesse vendere oggetti che potrebbero essere contundenti ai minori?