Negli Anni 80 internet non esisteva, e quindi molte informazioni arrivano attraverso i giornali e la televisione. Nel caso della televisione, quando veniva trasmesso un programma che interessava diventava difficile reperire materiale come oggi. Uno dei mezzi più apprezzati, soprattutto per gli eroi dei programmi per ragazzi, erano gli album delle figurine. Un fenomeno nato già negli anni 50, era un mix tra gioco e collezionismo, la ricerca della figurina mancante, la difficoltà di completare la raccolta.
I più famosi che ancora oggi, riescono a concorrere con il dilagare di internet e di altri elementi multimediali, sono gli album dei calciatori.
In questo articolo mi soffermerò su quelli che trattavano i Cartoons, ne sono usciti tantissimi “Lady Oscar”, “Jeeg Robot D’acciaio”, “Astrorobot”, “L’Incantevole Creamy”, “Kiss me Licia”, “Occhi di Gatto”, “Daltanius”….
Ci sono stati varie forme di album, l’Edizione Flash con Capitan Harlock e l’Edizione Edierre con Goldrake, realizzarono dei formati in cui le figurine erano sagome (tipo puzzle) di un più ampio disegno. Chi invece realizzò un concetto di album più “adulto”, fu la Casa Editrice Panini che nelle sue figurine, usava veri fotogrammi dell’anime , Infatti, certi casi le immagini dell’album e delle figurine, erano realizzate da disegnatori italiani. Accanto alla figurina che veniva incollata sull’album, vi era una breve descrizione degli avvenimenti, espediente che è andato via via sparendo.
I quegli anni il costo della bustina delle figurina era 50 lire e l’album 100 lire, prezzi che con il passar del tempo sono aumentati, anche per via del caro vita che ha colpito la Nazione.
Adesso per cercare le figurine mancanti, di qualche raccolta, basta cercare il giusto sito ed è fatta. In quel periodo la via per recuperare quelle mancanti era scambiarle con gli amici, famosa la frase “celo, celo, manca….” Oppure attraverso il bollettino postale, spedirlo alla Panini indicando le mancanti. Era un modo comunque per socializzare e passare anche interi pomeriggi a sfogliare l’album, tanto da consumarne le pagine.
E come recitava la famosa frase impressa sugli album” Le Grandi Raccolte per la Gioventù”, ancora oggi nei mercatini dell’usato o del collezionismo è facile imbattersi in quei ragazzi che hanno passato le giornate a giocare a figurine, alla ricerca di quelle mancanti o forse per ricercare quei tempi.