Il mondo letterario entra sempre di più nel panorama Ludico (fumetti, animazione, games…) e viceversa, in più negli ultimi tempi, molti lettori ci hanno chiesto un maggior sguardo tra gli scaffali delle librerie. Quindi abbiamo deciso di affidare questa vasta sezione culturale ad una firma conosciuta: Alice Chimera.
Diamogli il Benvenuto ed ecco qui subito un suo articolo introduttivo.
L’editoria in crisi. Il self Publishing risponde al mercato della carta stampata.
Prima fu J.R.R Tolkien, poi venne G.R.R. Martin. In principio ci terrorizzò Stephen King e poi ci lasciammo affascinare dalla magia di J. K. Rowling, poi venne la storia d’amore di Stephenie Meyer, ed oggi siamo sommersi dalle ghiandaie rivoluzionarie di Suzzane Collins… ma nella realtà dei fatti, cosa è accaduto al mondo editoriale?
Parliamoci chiaro, da molti anni il settore dei libri è in crisi, e spesso acquista lettori solo grazie alla fama dell’ennesima serie televisiva o filmone; questo nuovo modus operandi ha fatto quasi sparire dal mercato gli autori Italiani: il settore come abbiamo già detto sta affrontando un periodo nero da anni e spesso sfrutta l’ondata dell’ennesimo successo editoriale per portare alle stampe autori sconosciuti che però hanno scritto il romanzo giusto al momento giusto, e da semplici scribacchini sono stati catapultati sugli scaffali delle librerie.
E gli altri scrittori? Quelli che continuano a scrivere Fantasy in un periodo dove solo Martin vende? Coloro che raccontano di vampiri quando orami il mercato è saturo di romanzi pieni di sesso e sangue in stile Twilight? O peggio ancora, quegli autori che scrivono storie innovative e si trovano ad essere fuori mercato, che fine fanno?
Fino a qualche anno fa, i loro manoscritti sarebbero rimasti in un cassetto o lettura per pochissime persone fidate, senza mai conoscere il grande pubblico. Oggi invece c’è un nuovo fenomeno che sta dando spazio ad autori sconosciuti e scrittori di prima penna: il Self Publishing.
Il Self è un fenomeno che sta avendo un aumento esponenziale, e nonostante sia nato da pochissimo, ha già sviluppato una sua nicchia di lettori e che si stanno rivelando molti di più di quanto si potrebbe pensare.
Cosa significa però auto pubblicarsi?
Il primo passo è capire che cosa si intende con questo termine: un tempo era sinonimo di editoria a pagamento, ergo, si andava da un editore, si pagava la stampa e la grafica del proprio libro e ci si trovava con meno soldi sul conto in banca e tante copie di un libro proprio. Oggi Create Space (https://www.createspace.com/diy-it?ref=2023459&cp=70170000000cVIe&utm_id=6190), il portale creato dal colosso Amazon (http://www.amazon.it/) permette a tutti di pubblicare sia in formato e-book sia in formato cartaceo a costo zero. I passi da percorrere per dare alle stampe un libro sono davvero semplici come un click… ma un libro auto pubblicato è valido quanto un libro edito?
Il problema del Self Publishing risiede proprio nella mancanza di selezione. Se per arrivare il libreria un libro deve subire un processo editoriale che lo affina fino a renderlo vendibile, nel “mercato libero” creato dal Self questo non sempre avviene, e ci si trova con un libro di media o bassa qualità tra le mani, perché molti autori sfruttano l’autopubblicazione come semplice Vanity Press (http://it.wikipedia.org/wiki/Editoria_a_pagamento).
Il panorama Self è così vasto che tra i libri a disposizione si trovano degli autentici capolavori, su cui gli autori hanno lavorato per anni, finanziando di propria tasca editing e impaginazione, e altri che sono scritture da mordi e fuggi, caricate senza troppi pensieri.
Un mare vasto dove il lettore può rischiare il naufragio: muoversi attraverso opere che hanno copertine professionali e commenti da cinque stelle non è sinonimo di qualità. Il self non ha un u’ filtro, che un tempo erano gli editori a definire, e ci si trova a dover distinguere diamanti allo stato grezzo in una distesa infinita di sassi.
È nato però un organo che aiuta il lettore a navigare in acque sicure: la Selected Self Publishing (http://www.selectedselfpublishing.it/) associazione culturale permette al lettore di conoscere meglio le perle rare del settore, valutandole e offrendo allo scrittore i servizi editoriali che possono elevare la sua opera.
Alcuni autori hanno scalato le classifiche e sono approdati nelle librerie, supportati proprio da quegli editori che prima non credevano in loro, certo sono casi rari, ma il self è a mio parere il nuovo mercato editoriale, è lì che il lettore può trovare le opere di genere che influiranno sul mercato, dovrà solo cercare con cura e avere pazienza.
Se volete saperne di più: (www.alicechimera.com) ALICE CHIMERA