Un altro aspetto della cultura del Giappone, ci viene presentato dall’Istituto Giapponese di Cultura di Roma. Una forma artistica unica che è il connubio tra lo spettacolo comico e l’arte del ventaglio.
Ecco il comunicato stampa:
L’Istituto Giapponese di Cultura di Roma, in collaborazione con “Sapienza” Università di Roma, propongono due appuntamenti con il rakugo.
“Battute e ventaglio con San’yūtei Ryūraku”, è il nome dello spettacolo che si terrà il 21 e 23 marzo a Roma. Completamente in italiano.
Martedì 21 marzo
ore 12.00
ISO Istituto Italiano di Studi Orientali,
“Sapienza” Circonv.ne Tiburtina, 4
Giovedì 23 marzo
ore 18.30
Istituto Giapponese di Cultura
Via A. Gramsci, 74
Il Giappone ride: storytelling comico, seduti su un cuscino quadrato, servendosi di un fazzoletto e di un ventaglio. E di una immensa vis comica. Il rakugo è servito, in italiano.
Il RAKUGO è il più amato e seguito genere declamatorio, tuttora molto popolare tra giovani e meno giovani. Forte di un repertorio consolidato in secoli di spettacolo, la sua qualità principale è la vena umoristca che caratterizza le storie narrate, i cui personaggi prendono vita grazie alla poliedricità della voce del narratore. Aiutato soltanto da un ventaglio e da un fazzoletto, il maestro declamatore dipana il suo racconto fino alla battuta finale, che con un arguto gioco di parole scatena l’ilarità del pubblico.
SAN’YŪTEI RYŪRAKU Laureato in legge presso l’Università Chūō, si è avvicinato al mondo del rakugo e negli anni Ottanta ha svolto il suo apprendistato sotto la guida del famoso San’yūtei Enraku V. Nel 1992 ha raggiunto il grado di shin’uchi, il livello più alto per un maestro di declamazione, e si è esibito in importanti teatri e in televisione.
Dal 2008 ha iniziato a portare i suoi spettacoli all’estero senza ausilio di traduzione né di sovratitoli, proponendo invece le declamazioni direttamente nella lingua locale. Ogni anno si esibisce in paesi europei e, oltre al giapponese, è ormai in grado di esibirsi in sette lingue: inglese, italiano, francese, spagnolo, portoghese, tedesco e cinese. Al momento i suoi spettacoli all’estero ammontano a centocinquanta, proposti in quarantacinque città di nove paesi diversi.