Quando apriamo l’imponente confezione di Descent, un mondo totalmente nuovo e misterioso si presenta ai nostri occhi.
nel gioco eroici avventurieri esplorano l’oscurità che si estende sotto la superficie terrestre.
In questo luogo gli eroi combattono contro diversi mostri, più o meno potenti. Nel loro viaggio possono anche scoprire antiche magie, reliquie remote e potenti che aiuteranno i combattenti a sconfiggere le forze oscure e di signori del male.
Il gioco può radunare fino a cinque giocatori: quattro assumeranno il ruolo degli eroi, il quinto invece gestirà il ruolo di Signore supremo, una potente entità in grado di controllare i mostri che si celano nelle tenebre.
Quindi, mentre lo scopo di quattro giocatori sarà completare la propria avventura, quella del quinto giocatore sarà uccidere gli eroi prima che riescano a vincere.
Il gioco è piuttosto semplice: prima di ogni partita bisognerà scegliere un’avventura, inizialmente la selezionerete dal manuale delle avventure, poi, con un po’ di esperienza, sarete in grado di crearvela da soli.
Ovviamente il manuale delle avventure è ad uso esclusivo del Signore supremo che nel gioco svolge una funzione paragonabile a quella del master in un gioco di ruolo. Il giocatore che interpreterà la parte del Signore supremo dovrà scegliere di volta in volta un’avventura e farla giocare ai suoi compagni.
I componenti del gioco
Una volta aperta la confezione, si può rimanere leggermente disorientati di fronte alla grandissima quantità e varietà di mezzi a nostra disposizione. Abbiamo le “schede eroe”, le sezioni della mappa (che verranno unite in vari modi per formare il piano di gioco), vari segnalini, diversi tipi di dadi, diversi gruppi di carte (carte abilità, oggetto, mostri…).
Oltre tutti segnalini disponibili, avremo anche delle riproduzioni in tre dimensioni nei mostri degli eroi. I mostri inoltre hanno una doppia colorazione: Bianca per i mostri comuni e rossa per i mostri di livello avanzato.
Fortunatamente il manuale all’interno della confezione ci spiega l’utilizzo di ogni singolo elemento di gioco. Come prima cosa si dovrà giocare la missione uno del manuale delle missioni, che avrà il compito di far capire ai giocatori il funzionamento del gioco.
Durante la partita i giocatori avranno l’opportunità di incrementare il proprio potere, la propria rendita in denaro e le proprie abilità, esattamente come funziona per un gioco di ruolo.
La partita
La durata di una partita media è di circa due ore e mezzo. Prima di giocare quindi dovrete essere sicuri di avere un po’ di tempo a disposizione. La preparazione della partita, le prime volte, richiederà almeno un quarto d’ora. Dovrete montare il tabellone, distribuire i segnalini, scegliere i personaggi, selezionare i mostri. Se non si ha molto tempo a disposizione è meglio non iniziare nemmeno giocare una partita, si rischia solo di perdere tempo.
Una volta disposti tutti pezzi, il Signore supremo legge l’introduzione ai suoi giocatori.
Diamo un’occhiata a quella che è l’introduzione della storia numero uno:
“siete seduti accanto al fuoco nella taverna Lupo di mare, gustando una scodella di stufato, quando un vecchio, avvolto in una lunga veste malconcia, si avvicina a voi. Appoggiandosi pesantemente al suo bastone da passeggio, dice: – vedo grandi capacità in voi. – Con gli occhi scintillanti il vecchio vi porge una vecchia pergamena. – Ecco, prendete questa mappa. Conduce a una zona del sotterraneo abitato dal gigante Narthak. È un avversario pericoloso, ma nel suo territorio si possono trovare grandi ricchezze. Date prova del vostro valore uccidendolo e forse ci incontreremo di nuovo. – detto questo, il vecchio si incammina zoppicando verso la porta d’ingresso, svanendo nella notte…”
Una volta letta questa introduzione, toccherà ai giocatori viaggiare fino a sotterraneo e prepararsi ridiscendere nelle sue profondità, con il proposito di uccidere il terribile gigante. Ovviamente questo sarà lo scopo di tutti tranne uno che invece si preparerà a fare in modo che non escano mai più vivi da quelle grotte
Commento
Descent, come ambientazione e stile di gioco, ci ricorda un po’ un altro gioco da tavolo: Runebound.
Ovviamente le differenze sono molteplici, a cominciare dal fatto che uno si svolge a missioni, mentre l’altro ha un tabellone fisso ed invariabile.
La genialità di Descent sta però nella sua struttura di gioco. Il fatto che uno dei giocatori combatta contro tutti gli altri è insolito in un gioco di questo tipo, che di solito vede, perlomeno, delle fazioni opposte.
Lasciare il compito ad un giocatore di intepretare e gestire il Signore supremo e di non lasciarlo al gioco stesso, magari attraverso qualche carta creata appositamente, fa si che le sorti del gioco siano davvero incerte fino all’ultimo istante e, se il giocatore che interpreta il signore supremo è un buon stratega, le missioni saranno davvero ardue e difficili da compiere.