Nel panorama della lettura, ritengo che molte volte non siamo noi a decidere cosa vogliamo leggere ma è l’albo stesso che decide da chi essere letto. Sono rimasto immediatamente attirato dalla copertina del manga, da una grafica accattivante e diversa dai soliti stereotipi che ultimamente invadono le fumetterie; oltre ad un colore caldo e intenso che dava immediatamente idea, grazie al connubio del personaggio disegnato, verso cosa ci si stava inoltrando.
L’Istituto Privato Seikyo è stato costruito su un terreno su cui pendeva una maledizione, per placare questa maledizione, venne sacrificata una studentessa. Oggi, dopo sessant’anni, la scuola ha avuto molti interventi architettonici, questo ha comportato che molte aule sono diventati magazzini, corridoi che sono diventati vicoli ciechi e le varie infrastrutture si incastrano tra loro come in un labirinto… generando storie raccapriccianti.
Teiichi Niiya, studente di prima media, aggirandosi per i corridoi abbandonati, si imbatte nel fantasma di una studentessa, della vecchia scuola: Yuko Kanoe. Insieme a lei creano il “Club delle Indagini Paranormali”. Investigando sui misteri che aleggiano nell’Istituto, il ragazzo cerca di aiutare il fantasma della fanciulla a ricordarsi come è deceduta e perché, dato che ha perso la memoria. Così facendo, scoprono storie di fantasmi e aiuteranno coloro che sono coinvolti.
Il manga realizzato da Maybe, è un mix tra horror e commedia. Divertenti i siparietti tra lo studente e il fantasma della fanciulla, che solo lui riesce a vedere ma nello stesso tempo ricco di adrenalina quando devono indagare su presunti fenomeni paranormali, potremmo dire un connubio tra “le Leggende Metropolitane” e “Ghostbusters”. Senza tralasciare un po’ di malizia da parte della fanciulla Yuko nei confronti di Teiichi.
Un fumetto accattivante, con un’ ottimo impatto grafico in cui, leggende misteriose si tramutano in realtà, dovute solo dalle profondità oscure della psiche umana
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