Noriko Takaya è una ragazza che è entrata nella scuola femminile di Okinawa, un centro di addestramento per formare piloti spaziali che pilotino le Buster Machine. Robot creati per combattere le incursioni dei mostri alieni.
Noriko è la figlia dell’ammiraglio Takaya, il quale è stato ucciso durante il primo scontro con gli alieni, al commando della flotta militare Luxion.
La ragazza non si dimostra all’altezza di pilotare un Buster ma con gli incoraggiamenti dell’amica Kimiko Higuchi e per mezzo dell’istruttore Ota, viene scelta come sottotenente dell’esercito spaziale dell’impero e trasferirsi sulla base orbitale Silver Star, per affrontare gli alieni insieme a Kazumi Amano.
Ma c’è qualcuno che non accetta questa scelta, ed è la studentessa Kashihara che la sfida ad una lotta con i Buster.
Il manga, tratto dalla serie anime prodotta dalla Gainax, risulta molto avvincente, anche se il primo albo ricorda più una storia di genere studentesco che di genere spaziale.
I tempi di narrazione sono veloci, il concetto è semplice, bisogna trovare dei piloti da spedire nello spazio per combattere. Gli alieni, anche se non si vedono ancora, hanno una loro fisionomia: bisogna distruggerli perché vogliono eliminare gli umani., non vi sono margini di trattazione.
Molto particolare è l’idea di creare un team al femminile, il genere spaziale-robotico non è soltanto più un mondo maschile, anche il gentil sesso entra a far parte in prima persona e non soltanto più come spalla, alla lotta aliena.
Si Ringrazia: