Sovente mi domando, secondo quale criterio, viene scelto di pubblicare un manga, perché quello appena letto, sa tanto di già visto con poche idee e quelle poche piuttosto confuse, tanto da rendere la lettura noiosa e pesante.
Il disegno risulta molto anonimo e il tratto dei personaggi risulta uguale a tanti altri visti in altri manga. Inutile soffermarsi sui particolari: inesistenti.
Taito Kurogane è un liceale del primo anno, che durante il periodo delle elementari, aveva conosciuto una bambina Himea Saito, la quale è una vampira (tanto per cambiare, un’originalità strabiliante!), la quale, attraverso un morso gli inietta un “veleno” perché il ragazzo non possa allontanarsi da lei, sigillando un patto. Il soggetto non muore, a patto che nel giro di quindici minuti non venga ucciso sette volte. Le sue capacità vengono subito messe all’opera, quando un demone lo attacca. E’ un ragazzo di nome Hinata.
Lo scontro, porta però Taito quasi alla morte, allora Himea chiede che non venga ucciso. Il demone, decide allora solo di far dimenticare tutto al ragazzo.
Gli eventi, nel tempo odierno iniziano però a mettersi in moto. Taito, per salvare una sua compagna, che rischia di essere investita, viene travolto dall’auto e decapitato, Ma con grande sorprese Lui è vivo, anzi pieno di vigore, tanto da rialzarsi e riattaccarsi la testa.
Nel frattempo inizia a ricordare il passato, mentre viene attaccato da individui incappucciati che lo vogliono eliminare.
Mi fermo qui, perché il resto della storia inizia a diventare piuttosto contorto, scopriremo che Hinata aveva stipulato un “contratto” con un demone, sfruttando come vittime sacrificali i genitori e che ha un fratello-gemello: Gekko. Quest’ultimo deve essere ucciso dal fratello, che gli manda un demone: la fanciulla Mirai Ando. La quale sconfitta stipula un contratto con Gekko…..
Si ringrazia: