Natsume Takashi è un ragazzo che fin da piccolo riusciva a vedere gli “yokai” cioè spiriti. Viene continuamente inseguito da queste creature, le quali vogliono il “taccuino degli amici”. Sua nonna Reiko, che possedeva un forte potere spirituale, non riuscendo a socializzare con gli altri essere umani, per distrarsi,aveva soggiogato molti spiriti, obbligandoli a scrivere il loro nome su questo taccuino. Lo spirito, a causa di questo “contratto”, non poteva esimersi a non obbedire ogni qual volta veniva chiamato, ciò gli permetteva di comandare un gran numero di yokai.
Questo taccuino, ora è in possesso di Natsume è molti spiriti si recano da lui per farsi restituire il nome. In questa impresa, il ragazzo è aiutato da uno spirito a forma di gatto, che lui stesso a liberato involontariamente da una statuetta sigillata in un tempietto. Dato che anche lo spirito del felino, vuole venire in possesso del taccuino, tra i due nasce una collaborazione: lo spirito lo aiuta nel compiere il rito di restituzione dei nomi e di proteggerlo e in caso che Natsume muore potrò entrare in possesso del taccuino.
La strana coppia dovrà interagire con i vari spiriti, ognuno con le loro storie che hanno un fondo di tristezza e solitudine. Tutto il manga è pervaso da questo tipo di particolare atmosfera, in cui si sente una forte senso di malinconia. Il rapporto che si instaura tra il protagonista e gli “Yokai” ha una connotazione molto onirica: il ricordo della nonna sempre presentata come una giovane ragazza in divisa scolastica, gli spiri e le loro avventure passate, in un lento fluire degli avvenimenti.
L’opera di Yuki Midorikawa vede un tratto ricco di sfumature e di ombreggiature, che rende tutto molto teatrale gli avvenimenti. Sotto certi a spetti il manga denota una certa staticità e ripetizione, oltre a dare l’idea di qualcosa di già visto, ad esempio “Ushio e Tora”, anche se in Natsume l’azione è molto limitata a poche scene e l’elemento sorpresa è del tutto inesistente. Tutto vive sull’aspetto interiore dei vari personaggi e nell’ interagire tra di loro.
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