Le parodie di grandi successi cinematografici o letterari, hanno sempre riscosso un certo successo e interessato il pubblico, questo perché l’alterego della versione ufficiale e seria, vive situazioni paradossali e folli, rispetto a come sono conosciuti.
Alla fine degli anni 90, uscì la parodia di “Ken il Guerriero”: “Kenshemo”. Un fumetto dal disegno molto grottesco in cui il protagonista faceva il verso al più famoso Ken. Il prodotto era di realizzazione Made in Italy, elemento non da sottovalutare, perché il recente “Ken il Guerriero – Ichigo Aji”, pubblicato dalla Planet Manga è un manga disegnato Yukito Imoto con la sceneggiatura di Yushi Kawata, in cui si fa una parodia del Sacro Imperatore Souther, presenta un umorismo…. Che non c’è. Probabilmente l’umorismo Occidentale rispetto a quello Orientale è diverso, quindi il prodotto in questione è piuttosto limitato per noi.
Finito di leggere il primo numero, ebbe sì, sono riusciti ad andare oltre il numero uno, ci si domanda perché:
perché realizzare un manga, molto ben disegnato ma con una storia inconsistente, priva di spunti e che al massimo ruba qualche sorriso?
Perché pubblicarlo. Possibile che il lettore fremeva così tanto nel leggere una così “grande” novità?
Perché gli autori di “Ken il Guerriero” hanno dato il consenso a questa realizzazione? Avevano bisogno di soldi?
Perché gli autori attuali di questa storia, si sono voluti cimentare in questa produzione? Erano due cabarettisti mancati?
E’ vero che poi non tutti i gusti sono alla menta, personalmente sono 4.50 euro buttati via, utilizzateli per andare a comprare “Le migliori barzellette di Gino Bramieri”.
Si Ringrazia: