Yuta Segawa è un universitario del primo anno di lettere che si trova ad accudire le tre figlie:Sora, Miu eTono, di sua sorella, la quale scompare in un incidente aereo con il marito e si sono perse le loro tracce.
Le tre ragazzine, sarebbero costrette a separarsi per essere destinate ad un orfanotrofio. Essendo loro molto legate, sarebbe un trauma non da poco, perciò Yuta decide di “adottarle” e vivere tutte e quattro nel suo appartamento di dieci metri quadrati.
Queste sono le premesse, per l’inizio di situazioni piuttosto imbarazzanti e divertenti, anche perché Sora sembra avere un certo interesse per il ragazzo , il quale è membro di uno strano club studentesco “Associazione di ricerca tramite osservazione sul campo”….
L a trama è piuttosto semplice, permettendo una lettura veloce che rende immediatamente familiari i vari personaggi. Probabilmente, questo è il suo punto di forza del manga che creando anche situazioni leggermente piccanti, non cade mai nel volgare ma anzi mette ancora più in risalto la vena umoristica di tutti i protagonisti, i quali sono partiti da una premessa piuttosto drammatica.
La lettura è anche agevolata da un disegno pulito ma dettagliato che mette ben in risalto l’espressioni , soprattutto nei momenti più imbarazzanti e comici, dando la giusta impronta psicologica di tutti i contendenti di questa , possiamo considerala proprio così, sit-commedy alla giapponese.
Le vicende si sviluppano in tre albi, elemento non trascurabile, dato che viene concentrato tutto il meglio che si può descrivere inerente ad una storia di questo genere, senza dilungarsi con la possibilità di renderla ripetitiva e farla cadere nell’ovvio tanto da diventare noiosa.
Si Ringrazia: