Ultraman è un telefilm prodotta dalla Tsuburaya Productions nel 1967, giunto anche in Italia nei primi anni 80.
Hayata un poliziotto si fonde con Beta -Capsula appartenente alla “Guarnigione degli Ultrà” per diventare il poliziotto spaziale Ultraman, per sconfiggere una minaccia proveniente dallo spazio. La serie termina che Ultraman torna nella sua Galassia dopo aver debellato il nemico alieno.
Adesso è stato realizzato un manga in cui le vicende si spostano avanti di alcuni anni rispetto le vicende del telefilm.
Il terrestre Hayata ha una famiglia ma la sorpresa maggiore e che i geni dell’Ultraman si sono trasferiti nel figlio Shinjiro, il quale possiede una forza incredibile e quando una forma extraterrestre si presenta sulla Terra , il ragazzo rimane sorpreso che il padre è Ultraman eroe che lui ha sempre sognato di essere.
Il ragazzo sarà costretto a prendere il posto del padre e così diventare il nuovo Ultraman indossando una nuova armatura, realizzata dal compagno di battaglie del padre, Ide, il quale in questi anni aveva continuato a monitorare l’evolversi degli eventi.
La storia è molto ben congeniata, entra subito nel vivo con molte tavole d’azione. Pur non avendo visto il telefilm, non si ha nessuna percezione di essersi perso dei passaggi per capirne gli avvenimenti.
Il disegno, anche on presentando dei fondali ricchi di particolari, risulta ottimo. Molto realistico e i personaggi ben delineati sia sotto l’aspetto grafico e che comportamentale. Spettacolare Ultraman, sia nelle posizioni statiche che d’azione, un manga con il quale non ci si annoia, anzi la lettura è veloce e coinvolgente, la capacità degli autori è stata anche quella di lasciare alcune situazioni di mistero per creare maggiore pathos.
Leggendo quest’opera, si ha quasi la sensazione di riassaporare quei momenti di attesa pomeridiana dell’arrivo in tv del proprio eroe.
Bisogna fare un grande plauso alla Star Comics per l’ottima scelta.
Si Ringrazia: