Erano quasi tutti presenti, nel Kolossal Cinecomics “Avengers Infinity War”, presente al cinema dal 25 Aprile.
Un film ricco d’azione, effetti speciali, umorismo ma anche una trama drammatica che mette in risalto, in certi frangenti la fragilità dei supereroi.
Dopo tanti scontri e presentazioni dei protagonisti, le avventure si spostano in uno scontro intergalattico, in cui il potente Thanos in possesso del guanto dell’infinito con le preziose gemme che gli conferiscono un potere inimmaginabile e divino, mette a repentaglio l’esistenza stessa del cosmo.
L’opera cinematografica, realizzata dai fratelli Russo, risulta veloce, intrigante e piena di colpi di scena, facendo rimanere incollati alla poltrona lo spettatore fino all’ultima scena dopo i titoli di coda, la quale rivelerà l’entrata in scena, prossimamente, di un ulteriore Supereroe , per ribaltare una situazione che per il momento vede in svantaggio gli Avengers.
Tutti i protagonisti sono al centro degli avvenimenti, senza che nessuno prevalga sull’altro, anche se il protagonista assoluto risulta proprio il “cattivo”, Thanos, con una sua idea di vita e sopravvivenza che consiste nella morte.
Una storia dalle dimensioni epica, in cui non esiste soltanto la Terra da salvare ma l’Universo .
Qualcosa comunque non mi ha convinto, ovvero la mancanza di un personaggio come Ant Man che nel lungometraggio “Civil War”, aveva dato un certo spessore sia a livello umoristico che di combattimento, oltre ad un Hulk non pervenuto.
La Marvel Studios ha saputo brillare per originalità e le due ore e 36 minuti di film, non sono risultate per niente lunghe, anzi . Oltre ad avere buoni spunti per il seguito, i villain con a capo Thanos risultano ben definiti sia graficamente che psicologicamente.