Il cinema, è una fonte inesauribile di racconti che ci fanno conoscere pagine di storia dimenticate o poco conosciute.
Presso il Cinema Massimo di Torino, il 23 Maggio 2017 alle ore 20.30, verrà proiettato la rarissima pellicola “I 26 martiri del Giappone” di Ikeda Tomiyasu, recentemente ritrovata. Un film che mette in contatto la cultura religiosa Occidentale con il mondo Giapponese della fine del 1500, quando questo era chiuso in una struttura feudale inaccessibile al mondo esterno.
Ecco il comunicato stampa:
Arriva finalmente al Massimo I 26 martiri del Giappone di Ikeda Tomiyasu, la rarissima pellicola del 1931 che ha anticipato non solo l’ultimo film di Martin Scorsese, Silence, ma anche il libro da cui è stato tratto, il romanzo di Shusaku Endo.
Proprio mentre in Italia stava per uscire il film di Scorsese, l‘Archivio nazionale cinema d’impresa – Centro sperimentale di cinematografia, al quale la Congregazione dei Salesiani ha affidato il proprio archivio filmico, ha “scoperto” una copia d’epoca – con musica d’accompagnamento registrata – di I 26 martiri del Giappone, un film muto dimenticato che narra la stessa vicenda. I 26 martiri del Giappone, film muto diretto nel 1931 da Tomiyasu Ikeda, presenta un’ambientazione appena precedente a quella di Silence, gli stessi luoghi molte ricorrenze, a cominciare dalla scena della crocifissione dei 26 martiri. Il film venne probabilmente fatto circolare dai salesiani attraverso il loro circuito. Si tratta dell’unica versione in 35mm del film attualmente conosciuta: un’altra, in 16, è conservata alla Cineteca di Tokyo. Il film sarà presentato al pubblico da Sergio Toffetti e Dario Tomasi. Ingresso 3.00 euro.
Ikeda Tomiyasu
I 26 martiri del Giappone (Junkyo kesshi nihon nijuroku seijin)
(Giappone 1931, 74’, DCP, b/n)
La trama è ambientata nel 1597 e racconta la fine dell’esperienza della prima evangelizzazione del Giappone, iniziata nel 1549 dal gesuita San Francesco Saverio. Il film inizia con lo sbarco in Giappone del francescano spagnolo Pedro Bautista, inviato dal governatore delle Filippine, e si chiude – dopo la decisione del Governo imperiale di porre fine alle conversioni e perseguitare i cattolici – con il martirio finale.