Verso la fine degli Anni 90 e inizio 2000, nella Città di Torino vi era un interessante fermento culturale legato alla cultura pop, in quel periodo non si utilizzava ancora questo termine, si parlava di fumetto, cinema d’animazione o meglio ancora cartoons, giochi da tavolo, Giochi di ruolo, modellismo…
Comunque si era creato un interessante movimento che aveva coinvolto tantissime persone, le quali avevano dato vita ad Associazioni, società, strutture, avvenimenti, fiere…. Si respirava un’aria di innovazione culturale, questo dettato da idee e coinvolgimento di appassionati, semplici curiosi ma soprattutto quella gran parte di individui che per parecchio tempo avevano coltivato i propri interessi in segreto o con pochi amici, per paura di essere presi in giro, in quanto, per una politica assurda di certi mass media, queste passioni erano considerate frivole e per ragazzini.
In quegli anni vi era la possibilità di avvicinarsi al proprio interesse con facilità, dall’Associazione Liut per i giochi tridimensionali, i Lord of Dragon per giochi di ruolo, l’Associazione Japan Fan Club per il panorama made in Japan, l’Anonima Fumetti che diede i natali a Torino Comics, l’ Associazione del Fantastico, ATIF per i disegnatori, Gilda del Fantastico, Animatrix, ADAM Associazione contro le censure nei cartoni animati, neon(N)eiga Associazione dedicata allo studio dell’animazione Giapponese….
Strutture che seppero coinvolgere il Capoluogo Piemontese in un nuovo mondo, con eventi di portata nazionali, si diede vita alla kermesse “Itinerari fantastici” tutto dedicato al fantasy, la “Settimanga” per far conoscere manga e anime, le Associazioni fondarono la Federazione del Fantastico perché le sinergie non si perdessero e poi la mostra dedicata a Lupin 3, il catalogo degli autori in stile manga, i primi eventi cosplay, la creazione della Rivista Sushi, rassegne cinematografiche, le prime cover band delle sigle dei cartoons…
Le idee erano tante, si era parlato della realizzazione di un punto d’incontro per queste realtà per la realizzazione di progetti quali una scuola di fumetti, un museo, un percorso itinerante di bar letterari in cui presenziavano autori e personaggi di questo fantastico mondo, un legame con le fumetterie e librerie per sconti agli associati del movimento movimento, strutture per fiere ed eventi, laboratori ….
Purtroppo finì in niente, troppe teste, chi aveva paura di perdere prestigio e soprattutto fondi pubblici a discapito di altre realtà, interessi personali rispetto alla tanto acclamata cultura di massa.
E oggi come ci ritroviamo? Sempre ai nastri di partenza, con discorsi di inizio Anno che esaltano la cultura che sarà l’anno della svolata che ci sarà possibilità di dare vita a nuovi progetti e via dicendo, però poi vedi sempre le stesse facce, gli stessi eventi ormai che puzzano di naftalina, una cultura stagnante che ha paura di svoltare.