Che cosa c’è dietro a tutta questa storia? Quale sia il fine di questa trilogia iniziata con il numero 435 che dovrebbe dare vita ad un ritorno al passato dell’investigatore dell’occulto?
Personalmente mi sono trovato a leggere quest’ultimo albo “… ma con un lamento”, arrivando con le idee poco chiare sui due albi precedenti. Trama piuttosto intrigata con buchi narrativi, ogni volta che si iniziava a prendere un certo filo logico degli avvenimenti, vi è un interruzione brusca tale da sembrare di avere tra le mani un altro albo.
Mi diventa piuttosto complicato presentare gli avvenimenti di questa storia: Dylan Dog presenzia al funerale dell’ispettrice Rania (uccisa nel numero precedente), quando viene avvicinato dalla dottoressa Heche per poi trovarsi nel suo ambulatorio, la quale gli rivela che ha viaggiato nello spazio e nel tempo. Arriva in suo soccorso l’ispettore Carpenter, il quale cerca di fermare la dottoressa dagli esperimenti che sta effettuando su Dylan. L’intervento di un misterioso individuo con la faccia scarnificata essere Jesper Kaplan, già visto nei numeri scorsi, uccide sia Carpenter che Heche.
Dylan Dog riesce, tra situazioni complicate e misteriose, ad eliminare Jesper ma un nuovo mistero incombe, i molti cadaveri lasciati dietro da questo serial killer, non c’è traccia della loro presenza nei data base come non fossero di questo mondo….
Questo numero ha un punto di forza, il disegno di Sergio Gerasi molto accattivante, fine ricco di particolari, con atmosfere opprimenti e cupe, in cui si respira un’aria horror anni 80, il tratto scuro e spesso con una predominanza del nero senza sfumature, introduce il lettore in un tunnel di paura senza intravedendo la fine, in un contesto di “neon noir” inquietante.
Un Dylan Dog immerso in una storia che potrà essere anche molto amata dai fan più accaniti ma anche contestata, in quanto eccessiva in cui vi sono forzature che ne decretano di troppo di tutto, in una sceneggiatura di Barbara Baraldi forse troppo avanguardista con elementi dark e sovrannaturali in salsa pop che portano ad una lettura non sempre comprensibile.