© Shiro Masamune / Digital Frontier
nel 2004, quando è uscito il film di Appleseed anzi, quando ancora era in preparazione, noi di Mondo Japan siamo stati tra i primi a parlarne, proprio sulle pagine della nostra rivista.
Ora che è uscita la versione in dvd a cura della Yamato rieccoci a parlare di un’opera che in Giappone ha avuto un successo straordinario e che qui in Italia è arrivata troppo tardi e senza ricevere l’accoglienza che meriterebbe.
LA STORIA
Nel 2131 una guerra globale ha distrutto il pianeta terra. Mentre i sopravvissuti si sono rifugiati in città futuristiche, i soldati sono rimasti nelle vecchie città ormai distrutte, per fazioni che ormai non esistono nemmeno più.
La guerra è finita ma i soldati non lo sanno e le macchine continuano a combattere senza sosta.
Tra i combattenti vi è anche Deunan Knute, una guerrigliera impareggiabile.
Durante una delle sue incursioni militari, in soccorso della ragazza interviene un esercito sconosciuto e, pur utilizzando dei metodi piuttosto brutali, la stordisce e la porta via in elicottero.
Al suo risveglio Deunan scopre di essere praticamente in un altro mondo. Si trova in una città chiamata Olympus, una città controllata da un immenso computer. Sua ospite è una ragazza di nome Hitomi che le spiega come, dalla grande guerra mondiale, non sia uscito vincitore nessuno e che ora il mondo superstite è controllato da Olympus.
Uno dei compiti di Hitomi è quello di girare in tutto il mondo e trovare sopravvissuti come Deunan, abili in qualche forma di combattimento, oppure eccellenti nelle arti, nella letteratura e portarli ad Olympus per arricchire la sua struttura sociale. Deunan stessa è considerata un elemento indispensabile per il potenziamento dell’e.s.w.a.t., la squadra di pronto intervento di Olympus.
Deunan ha anche una grossa sorpresa al suo risveglio: ritrova Briareos, un suo vecchio compagno d’armi (anzi, forse più che soltanto un compagno) che ha perduto il suo corpo in battaglia e la cui coscienza risiede ora in un grosso robot.
Visitando la città Deunan scopre un mondo tecnologicamente avanzatissimo, dove tecnologia e natura convivono in pace e tutto è finalizzato alla sopravvivenza degli esseri umani. Come ulteriore aiuto agli esseri umani sono anche stati creati i bioroidi, dei veri e propri esseri artificiali creati in laboratorio allo scopo di alleggerire e migliorare la vita degli esseri umani.
Contrariamente agli esseri umani i bioroidi non possono provare emozioni, non possono avere dei figli ma sono sempre geneticamente felici. Questo fa in modo che non provino sentimenti negativi come l’ira o l’invidia (ma nemmeno positivi come l’amore) e non possano essere invidiati dagli esseri umani perchè comunque restano incapaci di riprodursi.
Eppure, nonostante tutti gli accorgimenti, la società perfetta, l’utopia (come viene definita da Hitomi), non sembra funzionare per il verso giusto. Qualcuno vuole morta Deunan e, nel tentativo di ucciderla, sguinzaglia contro di lei 3 robot che usano come arma un filo in grado di tagliare qualsiasi cosa. Messa in difficoltà la militare verrà salvata all’ultimo secondo da Briareos.
Chi sta tramando contro questa società? Chi vuole portare distruzione in un mondo perfetto?
Come al solito, alla base di tutto, c’è potere e denaro. Sarà compito di Deunan scoprire la verità di una società apparentemente perfetta, ma grattata la doratura superficiale, i problemi inizieranno a palesarsi in tutta la loro crudezza…
COMMENTO
Appleseed è un cartone animato da guardare nelle sale di un cinema.
Solo su uno schermo grande ed un impianto audio di ottima qualità questo film può dare il meglio di sé. Sugli schermi televisivi, per quanto grandi e per quanto tecnologicamente avanzati, purtroppo, non è la stessa cosa.
Direi che il film perde quasi il 50% della sua forza e del suo impatto.
Straordinarie le scene di azione e straordinaria la fusione di 3d e personaggi che è fatta in cell-shading, proprio come va di moda tra i videogiochi. Questa tecnica ci permette di animare dei personaggi in fondali tridimensionali senza fare risaltare troppo la differenza tra disegno e creazione del computer.
Anche la storia è ben fatta… ci sono intrighi, misteri da scoprire… nulla è lasciato al caso e tutto viene spiegato a noi spettatori che abbiamo un’idea molto chiara di quello che succede nel film e del perché. Se da un lato questa scelta arricchisce la trama, dall’altro rende il film pieno di dialoghi e piuttosto pesante.
Fortunatamente a salvare tutto ci pensano le scene di azione che vi lasceranno più di una volta a bocca aperta per il loro straordinario impatto visivo (e tenete presente che in televisione questo impatto è dimezzato).
Buona la versione italiana a cura della Yamato, anche se non condivido la scelta della doppiatrice di Hitomi (opinione personale ovviamente). Una voce così melliflua, dopo un po’, innervosisce e dato che questo personaggio parla tantissimo, potrebbe alla lunga non risultare troppo simpatica.
Certo, anche Hitomi è un bioroide e quindi si è tentato di darle una voce leggermente “artificiale” e priva di colore, ma ad ogni modo non ne sono rimasto particolarmente entusiasta. Dato che comunque non potete perdervi un film del genere e dovrete vederlo per forza, fatemi sapere se condividere la mia opinione oppure ho preso una cantonata.
httpv://www.youtube.com/watch?v=7ilZlS6rbuQ
Il trailer del film… non vi è venuta voglia di guardarlo?