Continuano ancora oggi, e chissà per quanto tempo, i disagi causati dal terremoto prima e dalle centrali nucleari dopo. A Nagoya,la Chubu Electric Power, la compagnia energetica Giapponese, ha sospeso il funzionamento della centrale nucleare di Hamaoka che si trova nella Prefettura di Shizuoka. Questa misura di sicurezza è stata richiesta dal premier nipponico Naoto Kan che, a quanto pare, e giustamente, non vuole correre ulteriori rischi.
La compagnia ha preso una decisione definitiva solo nella mattinata di oggi, dopo numerose riunioni e, il suo presidente, Akihisa Mizuno, ha dichiarato che già da questa mattina sono stati fermati i reattori 4 e 5, ed è stato posticipato il riavvio del numero 3.
Dal canto suo il Ministro dell’Industria Banri Kaieda ha sottolineato di rispettare ”profondamente” la Chubu Electric per la celere risposta alla richiesta del governo e ha promesso che verrà valutata la possibilità di un eventuale sostegno finanziario per colmare le eventuali perdite.
Naoto Kan ha parlato di un ipotetico terremoto di forte magnitudo che potrebbe, da qui trent’anni colpire un’ampia zona nelle vicinanze della centrale e innescare così un altro grave incidente nucleare.
L’impianto in questione costituisce circa l’11 per cento della fornitura totale di energia della Chubu Electric e la domanda che adesso ci si pone è se la società può garantire una sufficiente produzione atta a soddisfare la domanda energetica estiva che in estate, secondo le stime, si arrampica su circa 800.000 kilowatt per ogni aumento di 1 C di temperatura.