Il manga in questione, realizzato da Kyoko Kumagai, è incentrato sulle vicende della liceale Miku che è in grado di vedere gli spiriti. Da queste entità è sempre stata protetta, a sua insaputa dal fratello maggiore deceduto.
La ragazza avendo anche un carattere risolutivo e forte, con l’affievolirsi del potere protettivo del fratello ha bisogno di qualcuno che la protegga dagli spiriti. In suo soccorso interviene il compagno di scuola Ryo, la cui famiglia è custode di un tempio Shintoista, il quale è in grado di esorcizzare queste entità malvagie.
La storia, dalle tinte esoteriche, con un po’ di mistero incentrata sulla morte del fratello in cui è coinvolto anche Ryo, tutto condito da una certa love story, infatti Ryo è segretamente ma neanche più di tanto, innamorato della fanciulla. Logicamente vi è il terzo incomodo, il professore bello, affascinante che “so tutto io” che per qualche motivo, per il momento a noi sconosciuto, attira l’attenzione della ragazza. Il classico personaggio che nasconde qualche segreto che verrà rivelato come colpo di scena finale.
Lettura piacevole, logicamente non è un titolo che potrà fare storia o che bisogna avere a tutti i costi nella propria libreria. Un manga che ricorda un mix tra “Card Capture Sakura” e “Dusk Maiden of Amnesia”, in cui l’elemento horror si alterna alla love story, in cui i momenti drammatici vengono smorzati da situazioni umoristiche.
Il disegno, purtroppo risulta troppo semplice con un tratto troppo inflazionato, ovvero un modo di disegnare che assomiglia a qualcosa già di visto molte altre volte da altri diversi autori. Visi allungati, occhi eccessivamente grossi, labbra sottili, capelli che sembrano fili di paglia per quanto sembrano uniformi e allungati.
Si Ringrazia: