Se l’eroe che tutti ammirano, ultimo baluardo di salvezza della popolazione morisse?
Questa è la premessa del manga “L’eroe è morto”, in cui l’eroe leggendario muore cadendo nella trappola costruita dal giovane contadino Touka Scott.
La storia si svolge in un mondo fantasy, in cui le terre sono attaccate da terribili creature demoniache, le quali venivano sconfitte dall’eroe Shion in possesso della sacra spada. E adesso?
Tokua , un giovane con la particolarità di prediligere le ragazza con le cosce paffutelle e che indossino come calzature le parigine, decide di disfarsi del corpo del guerriero sotterrandolo.
La mattina dopo, Toku si risveglia con le fattezze del eroe. Come sia possibile questo? La giovane negromante Anri Haynesworth ha compiuto questo sortilegio e adesso Tokua, dovrà salvare il mondo in qualità di eroe leggendario.
Inizia così le avventure di uno scapestrato contadino, amante delle gambe delle ragazze, con l’obbligo di salvare le terre.
Il manga risulta nella prima parte della storia piuttosto banale e di qualcosa di già visto. Quando stavo perdendo ogni speranza e consideravo l’idea di riposizionare l’albo nella libreria, l’avventura prende una svolta interessante sia a livello d’azione, molto ben disegnata con un dinamismo non frenetico ma accattivante ed in oltre l’entrata in scena di alcuni personaggi, hanno tramutato la storia che mantiene sempre una connotazione molto goliardica, tra il giallo e l’horror.
Il mangaka Subaruichi ha saputo creare, almeno in questo primo albo, un fantasy più leggero, con una struttura descrittiva che non si dilungasse troppo in particolari ma s’incentrasse immediatamente sul personaggio.
Una lettura piacevole e coinvolgente.
Si Ringrazia: