Come non definire l’opera dei “Cavalieri dello Zodiaco” un capolavoro che trascende il tempo. Il manga realizzato da Masami Kurumada nel 1985, vede la trasposizione animata nel 1986.
In Italia viene trasmessa la prima volta il 26 Marzo 1990 sull’emittente Odeon Tv, interrompendosi al 52 episodio (alla casa del cavaliere d’oro Leone), i restanti episodi vennero acquistati dalla Fininvest e trasmessi su Italia 7 con il titolo “Il Ritorno dei Cavalieri dello Zodiaco”, per un totale di 114 puntate. In seguito al grande successo, sono stati realizzate altre serie, film e nuovi manga, questo ci permette di capire che impatto ha avuto e continua ad avere sul pubblico mondiale l’opera.
Negli anni successivi vennero trasmessi su diverse emittenti private ma quando furono passati sui canali Mediaset, avvenne lo scempio di censurarlo e di cambiare la sigla.
I Cavalieri dello Zodiaco o conosciuti anche con il nome originale “Saint Seiya”, furono qualcosa che probabilmente neppure un eroe come Goldrake riuscì ad imporsi; ovvero ancora oggi, dopo 30 anni continuano ad avere un seguito di appassionati, sia chi li vide la prima volta ma anche le nuove generazioni rimangono folgorati ed entusiasti di questi personaggi che vivono avventure emozionanti, miscelando miti e combattimenti indossando armature lucenti e artisticamente spettacolari.
Se Kurumada ha avuto un’idea superlativa, ovvero giocare con le costellazioni e la mitologia greca, un plauso bisogna dedicarlo alla coppia Araki – Himeno che riuscirono a rendere tutto molto accattivante l’anime, con un animazione fluida e dando una percezione quasi realistica. In Italia poi sono riusciti, tramite il doppiaggio, a rendere la serie ancora più entusiasmante, con un tono aulico quasi da opere Omeriche.
L’opera di Kurumada, arrivò in Italia, anche in un periodo in cui si aveva avuto un rallentamento di pubblicazioni di opere Nipponiche, questo dovuto all’insistenza di Associazioni di genitori, psicologi che ritenevano le opere del Sol Levante dannose e poco educativi, questo aveva portato molte società che lavoravano nel campo dell’acquisizione di diritti cinematografici, ad evitare di comprare i cartoni animati in Giappone per non incorrere a vere e proprie Crociate da santa Inquisizione da parte di queste Associazioni e politici. Questo aveva portato alla chiusura di Aziende che importavano giocattoli di modellini dal Paese Nipponico.
L’arrivo dei Cavalieri dello Zodiaco fu una specie di liberazione, in oltre come accennato prima era una serie animata di grande rilievo, non banale con personaggi tutti ottimamente caratterizzati sia a livello fisico che psicologico. Temi come amicizia, sacrificio, unione erano molto predominati, facendo passare in secondo piano i combattimenti, i quali avevano il loro massimo culmine quando il cavaliere in questione utilizzava il suo colpo segreto, dai nomi altisonanti e leggendari.
Senza cercare spiegazioni pedagogiche o psicologiche, l’opera in questione è stata un successo che piaceva che emozionava che aveva quel qualcosa in più che altre serie non possedevano e che tutto oggi merita di essere vista e assaporata ne suo complesso.