Per le strade di Tokyo di Nick Bradley, è un romanzo pubblicato da Casa Editrice Nord in cui si intrecciano diverse vite.
La storia è ambientata nel periodo in cui ci si sta preparando alle Olimpiadi. Tokyo è una metropoli dove sta cambiando tutto rapidamente eppure, nel quartiere di Asakusa, accanto al tempio più antico della città, c’è una bottega rimasta identica da secoli: è il laboratorio di un tatuatore, che usa ancora aghi e inchiostri tradizionali, tecnica che spaventa anche gli uomini della yakuza. Un giorno si presenta una ragazza per farsi tatuare sulla schiena una fedele rappresentazione di Tokyo e si raccomanda che non venga raffigurato nessun essere vivente. Tuttavia il attuatore non resiste alla tentazione di disegnare una gattina calico proprio davanti alla statua di Hachiko. Nelle sedute successive l’uomo mentre continua la sua opera, si accorge che la gattina si sposta, come se avesse preso vita e contemporaneamente una gatta calico ha iniziato a girare per le strade di Tokyo, incontrando persone diverse: un senzatetto, una traduttrice, un tassista appena rimasto vedovo, un ragazzino bullizzato, impiegati, dirigenti, yakuza, un ex detective scrittore eremita, un giovane goffo, un lavoratore scontento e un’appassionata della cultura giapponese, una coppia di amanti divisi dalla classe sociale e dalle pulsioni sessuali. C’è davvero un po’ di tutto.
Grazie al girovagare del gatto ,Tokyo risulta tanto suggestiva quanto strana, riesce ad offrire l’inimmaginabile chiedendo però tantissimo ai suoi abitanti in perenne equilibrio tra l’alienazione lavorativa e la ricerca di una società perfetta.
Le storie sono molte e scorrono tra le pagine incrociandosi e sovrapponendosi. Tutto è descritto in maniera perfetta attraverso gli occhi dell’animale.
Grazie al gatto alla fine riusciamo a ricostruire tutti i collegamenti di queste storie davvero verosimili. L’autore è stato bravo a far emergere la fragilità umana in tutte le sue sfaccettature, a evidenziare che, nonostante tutto, ciò che conta sia la famiglia e la paura di sentirsi soli pur trovandosi in mezzo a milioni di persone. Emergono molti sentimenti e sensazioni: perdite, rimpianti, amicizia, perdono, gelosia e soprattutto amore, perché niente ha significato se non è fatto con il cuore.
Grazie al gatto calico bakeneko, il lettore comprende che anche in Giappone la perfezione non esiste e solo il destino ha un vero impatto sulla vita di ogni personaggio.
By Valeria Turino