Profumi, colori, suoni che portano immediatamente i visitatori in luoghi esotici carichi di fascino e mistero. Tutto questo è il Festival d’Oriente che è giunto a Torino, presso l’Oval di Lingotto Fiere, portando con sé spettacoli folkloristici, esibizioni, seminari, scenari tipici in un ampio spazio ricco di bazar dove poter trovare oggettistica particolare di questi paesi lontani.
Ci si immerge in un panorama ricco di cultura e arte, grazie alle varie aree tematiche che danno vita ad uno spaccato di queste terre: Giappone, Cina, Corea, Vietnam, India, Indonesia, Nepal, Sri Lanka, Tailandia…. Si potrà quindi ammirare gli abiti tipici, partecipare a svariati corsi che spaziano dalla cucina alla scrittura con work shop per la cura dei bonsai, all’assaggio dei te, alla realizzazione di decorazioni.
Ampia la zona del Giappone, in cui si sono potuti ammirare aspetti vari del paese del Sol Levante tra passato, come il Tori, le maschere del teatro Kabuki e i kimono, per giungere al Giappone odierno con la ricreazione della fermata della metropolitana ma anche ambienti per la cerimonia del te, oppure per la disposizione delle bambole Kokeshi, la realizzazione degli onigiri, degli origami, l’assaggio del sakè….
Molte le curiosità come l’arte di modellare le caramelle dandogli delle forme particolari: Amezaiku. L’arte della scrittura o meglio della calligrafia che risulta una vera e propria materia scolastica: shodo, il cui suffisso “DO” che compare anche nelle arti marziali Judo, Kendo, indica “strada”, quindi shodo può essere letto come “la via della scrittura”. Il Maestro in questione ha mostrato alcuni esempi, firmando le opere con il famoso sigillo rosso.
Sul palco si sono alternati gli artisti che hanno suonato i tipici tamburi Nipponici i “Taiko”, oltre al Maestro di spada, la katana, Yosuke che ha intonato alcuni brani tipici, tra i quali la nenia “Ton Ton” che racconta di un boscaiolo che ogni mattina parte per andare a tagliare la legna con i suoi strumenti e alla sera, dopo una giornata dura di lavoro, torna a casa e qui lo aspetta i “doveri coniugali”….
Un festival ricco, anche grazie all’introduzione dell’area “Japan Expo”, in cui si poteva giocare ai videogiochi sia di ultima generazione: Zelda, SuperMario, Tekken che quelli vintage come Pac Man, Donkey Kong… e assistere ai combattimenti di Wrestling dell’Uomo Tigre contro i terribili combattenti di Tana delle Tigri.
Una kermesse in cui l’armonia e la serenità attraverso i suoni delle campane tibetane, i massaggi vari con tecniche ed essenze particolari, portavano il visitatore ad un relax interiore.
Un’ esperienza magica, dove arte passata e cultura odierna convivono, l’esempio è la struttura che ricrea la scenografia di Squid Game affianco al tempio in cui il monaco recitava i sutra.