Annamaria Gyoetsu Epifanìa
La Via degli Occhi Limpidi
L’arte di manifestarsi senza rumore
Prefazione del Rev. Guglielmo Doryu Cappelli
Postfazione di Filippo La Porta
a cura di Katia Paoletti
È usanza in Giappone versare un mestolo d’acqua di buon augurio sulla soglia di case, negozi, templi e scacciare così le cattive influenze. Un gesto, un rito che suggerisce l’opportunità di creare un mondo migliore.
Di questa elementare, disarmata verità, a tutti accessibile, ci parla Annamaria Gyoetsu Epifanìa e ogni tradizione sapienziale.
Prenderne coscienza può darci la forza di sperimentare nella fede una dimensione inesprimibile di beneficio utile a tutti gli esseri.
La Via degli Occhi Limpidi mostra, insieme a tutti i grandi maestri convocati, cosa è veramente «reale»: oltre le illusioni, le proiezioni, le fantasie soltanto la relazione resta, il mutamento, la condivisione.
La Via degli Occhi Limpidi si compone di sette capitoli, «sette petali» di un anemone bianco selvatico simbolo di grazia e forza. «Sette petali» che scandiscono un percorso di Illuminazione.
Ciascuno è diviso in cinque passi dai titoli evocativi, grazie ai quali il lettore viene accompagnato e accolto sulla Via che porta alla scoperta del buddhismo zen.
«In una felice combinazione di prosa e poesia, ricordi, aforismi, brevi dialoghi, apologhi della tradizione e poemetti, il ritmo della scrittura si raccorda al ritmo segreto delle cose: le pause, gli spazi tra le parole a mimare il silenzio, le frasi o i versi che durano quanto un respiro umano, come le frasi di un sassofonista jazz.
Si compone così un mosaico che si avvicina più alla poesia che alla letteratura perché prima ancora di trasmettere idee suscita emozioni.»
Filippo La Porta
Annamaria Gyoetsu Epifanìa è monaca e maestra zen, danzatrice, danzaterapeuta, insegnante di Tai Chi Qi Gong.
Diplomata presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma, ha danzato come solista accanto a Carla Fracci, Rudolf Nureyev, per l’Aterballetto, l’Arena di Verona e i più prestigiosi enti lirici.
Ha integrato la sua formazione artistica con esperienze di teatro d’avanguardia, tecniche psicomotorie, arti marziali, terapie olistiche.
Ha studiato tra gli altri con Lindsay Kemp e Kazuo Ōno.
Ha iniziato il percorso nella Via del Buddha nel 1985, sperimentando diverse scuole di buddhismo con maestri autorevoli quali Thich Nhat Hanh e Ghesce Ciampa Gyatso. Dal 1997 si è dedicata alla pratica dello Zen Sōtō. Ordinata monaca nel 1999, nel 2016 ha ricevuto la Trasmissione del Dharma dal suo Maestro Shōhaku Okumura Roshi.
Ha fondato a Roma il Centro Zen Anshin, Pace del Cuore, affiliato all’Unione Buddhista Italiana.
Ministro di Culto riconosciuta dallo Stato Italiano, è impegnata con il DIM (Dialogo Interreligioso Monastico) e con la Fondazione Astalli per l’Educazione alla Diversità nelle Scuole.
Per Lindau ha pubblicato Se respiri, stai danzando. L’Arte di arrendersi al movimento, segnalato dalla Giuria nella Rosa dei Candidati per il Premio Internazionale Mario Luzi.