NariMiya è uno studente delle elementari che si trova a diventare amico di un misterioso e strambo mostriciattolo, con il quale entra subito in sintonia. La strana creatura non parla e può essere visto solo dal ragazzo.
Dalle prime tavole del manga “Tomodachi Monster” di Yoshihiko Inui, siamo catapultati in una storia di amicizia e sogni fanciulleschi… tremendo errore. Narimya viene attaccato da un altro ragazzo in possesso di un’altra creatura e inizia un violento e sanguinoso combattimento. La storia si tramuta in splatter in una connotazione pulp.
Ma chi sono questi mostriciattoli chiamati “Amici”? Da dove arrivano. Ognuno con caratteristiche, forme e poteri diversi, in grado di evolversi, obbedendo agli ordini impartiti dal possessore, un po’ come i Pokemon ma molto più cruenti, possiamo considerare “Tomodachi Monster” la versione adulta.
Un manga ricco d’azione, in una storia di paradossali estetismi ma priva di profondità psicologica dei personaggi. Un lavoro che si fa leggere per quello che è, ovvero combattimenti all’ultimo sangue.