Dopo aver assistito il film di Aquaman e avete rivalutato questo eroe della DC, vi consiglio di leggere, oltre alla serie regolare che esce sul quindicinale “Flash”, delle storie degli Anni 70, raccolto nel volume “Morte di un Principe”.
Il disegno è il tipico tratto dei comics che li hanno contraddistinti negli anni: colori pastello molto vivaci, tratto non perfetto. Le tavole presentano molte onomatopee, elemento che è andato a sparire, per chi ha visto il telefilm di Batman con Adam West ha ben preciso di cosa parlo. Soprattutto poi inerente agli scontri con i cattivi di turno e qui si scopre una serie di individui più o meno bizzarri ed estroversi, dal Pescatore al Capitano Demo.
Le storie, dallo stile avventuroso pop-art, hanno dei clicchè che caratterizzano i cattivi dell’epoca, ovvero prima di uccidere l’eroe, devono raccontare il motivo e come verrà portato a compimento il loro losco piano, dando così tempo ad Acquaman di liberarsi o di preparare il contrattacco.
La sceneggiatura che potrebbe sembrare banale, in realtà ha una trama che si collega storia dopo storia, rendendo così tutto molto intrigante con una certa suspance, anche se il lettore e ben conscio a chi arriderà la vittoria.
Il clima delle avventure, anche se in certi casi risultano anche brutali e letteralmente scorrette, sono caratterizzate da battute sarcastiche dei nemici di Acquaman nei suoi confronti o di freddure da parte del Re di Atlantide che lasciano un po’ basiti i lettori di oggi.
Una raccolta che merita di essere letta, per conoscere meglio questo eroe e di come si è evoluto nel tempo con i vari reboot a cui è stato sottoposto.