Ritorna in Italia, per merito della casa Editrice Hikari Edizioni, uno degli autori più innovati nel panorama manga negli Anni 90: Noburo Rokuda (Gigi la Trottola, Motori in Pista) con l’opera “Cinema”.
Con il suo tratto inconfondibile, grossolano ma lineare per mettere al centro le figure dei protagonisti, con i loro difetti e pregi, ci riporta in quelle atmosfere dove accanto all’azione troviamo situazioni che vanno dal comico al drammatico, dal grottesco all’erotico, tutto per concentrarci sulla psicologia dei protagonisti che muta durante l’evolversi delle vicende.
LA TRAMA
Presso la città di Enoshima, arriva un ragazzo che porta sulla sua spalla una videocamera con la quale registra tutto quello che accade, ed a volte è lui stesso che crea delle situazioni perché ciò avvenga.
Il suo nome è Saban Aomi, ed è determinato a salvare un vecchio cinema in declino della città, per una promessa fatta al padre prima di morire, con le sue opere. Il padre, Seiji. era un grande eccentrico, aveva talento per il cinema ma era un personaggio strano, ed è per questo che è stato sempre e solo un assistente, partecipò ad un progetto che passò però alla storia come “il film perfetto”.
In questo cinema decadente lavorano Asami che si dedica alla proiezione, Kenji l’assistente, il vecchio capo e Sameda. Per loro la situazione cambierà… non sempre in meglio!
Un’ manga di piacevole lettura, con situazioni al limite dell’assurdo ma con una forte intensità emotiva, proprio quello che dovrebbe trasmettere le immagini sul grande schermo. La sceneggiatura presenta tocchi particolari che come nei lavori precedenti di Rokuda, coinvolgono il lettore nella vita dei personaggi.
La focalizzazione sui protagonisti, fin dalle prime pagine, ci riassume immediatamente la situazione e chi sono, entrando nel vivo degli avvenimenti, con una forza dirompente da parte di Saban che stravolge fin dalla sua apparizione, ogni schema convenzionale, creando un vortice che risucchia chiunque entra nel suo raggio.
L’opera pur essendo degli Anni 90, risulta fresca e contemporanea, il lasso di tempo trascorso dalla creazione alla pubblicazione in Italia, non è affatto percettibile, anzi vi è un tocco innovativo in un periodo di opere tutte molto simili.
Si Ringrazia: