Tra le molte categorie di anime , quelli incentrati sullo sport, conosciuti con il termine spokon, sono diventati un pilastro della cultura pop giapponese offrendo storie coinvolgenti che celebrano l’amicizia e riflettono i valori presenti nella cultura giapponese come la determinazione, l’impegno e la tenacia necessari per raggiungere il successo. I primi anime sportivi risalgono agli anni ’60 e ’70 con Ashita no Joe , che racconta le gesta di un giovane pugile, e Attack No.1 , incentrato sulla pallavolo femminile. Negli anni successivi ci fu un’esplosione di serie che trattavano diverse discipline, tra queste il calcio con Capitain Tsubasa, il tennis con The Prince of tennis, il basket con Slam Dunk…
Gli anime sportivi hanno contribuito a promuovere l’interesse per lo sport tra i giovani giapponesi e hanno ispirato molte persone a intraprendere attività fisica e a realizzare i propri sogni atletici. Negli anni ’80 e ’90 , ad esempio, c’è stato un incremento della popolarità del calcio creando una potenza calcistica emergente tanto che nel 1992 venne fondata la Japan Professional Football League e nel 1996 il Giappone ha partecipato per la prima volta ai mondiali in Francia .
Il Giappone ha ospitato numerosi eventi sportivi di prestigio tra cui i giochi olimpici di Tokyo nel 1964 ; per festeggiare questo evento si organizzò il Giorno dello sport , manifestazione che è diventata festa nazionale per promuovere lo sport e la salute. Questa manifestazione viene organizzata ogni anno il secondo lunedì di ottobre, giorno festivo nel quale viene data la possibilità agli studenti , alle organizzazioni sportive e alle comunità locali di organizzare eventi sportivi, gare e dimostrazioni di varie discipline e di partecipare attivamente a queste proposte .
Tra gli sport nazionali ci sono quelli che trovano origine nella religione e nella tradizione dei guerrieri samurai:
il sumo che ha radici antiche, nato per intrattenere gli dei del culto Shintō , è una presenza importante nella cultura popolare;
il judo, creato in Giappone alla fine del XIX secolo, è uno sport e una disciplina marziale basata sulla forza e sulla tecnica;
il kendo basato sulle antiche arti marziali giapponesi, nel quale vengono utilizzate spade di bambù, chiamate shinai, per sfidarsi in duelli che richiedono disciplina, concentrazione e rispetto per l’avversario combinando abilità fisiche e mentali
Tuttavia lo sport più popolare è il baseball, tanto da essere considerato lo sport nazionale non ufficiale del Paese. E’ presente in Giappone dal 1872 con un campionato professionistico e si differenzia da quello americano per l’utilizzo di una palla più piccola, di un campo più piccolo e di una zona di strike . I tifosi intonano inni e danze, ad ogni giocatore viene dedicata una canzone originale e si respira un’atmosfera gioiosa e di festa.
Il golf invece è considerato uno sport che facilita le relazioni d’affari, infatti sui campi da golf si riesce a creare un rapporto di fiducia con i clienti o i collaboratori e per i Giapponesi , prima di parlare d’affari è necessario socializzare, e dove farlo se non nel verde e nella tranquillità di un campo da golf?
Lo sport in Giappone, quindi, è molto più di una semplice competizione. È un modo per connettersi con gli altri, superare le sfide e celebrare il potere dello spirito umano. Che si tratti di un anime che ci emoziona sullo schermo o di un evento sportivo che ci tiene col fiato sospeso, lo sport è una parte essenziale della vita e della cultura giapponese.