Un rotolo di tessuto prezioso – o carta – dipinto o calligrafato, pensato per essere appeso durante occasioni speciali o utilizzato come decorazione in accordo alle stagioni dell’anno: il kakemono o kakejiku è una tipologia di opera dipinta estremamente diffusa in Giappone e in tutta l’Asia orientale, dove assume nomi differenti.
Esposti nel tokonoma (alcova) delle case giapponesi o lasciati per qualche ora soltanto ad oscillare nella brezza di un giardino, queste opere d’arte partecipano del tempo e del movimento, un’allusione all’impermanenza e alla mutazione quali elementi ineludibili (e positivi) dell’esistenza.
L’esposizione “Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese”, la prima interamente dedicata alle pitture su rotolo giapponesi, mette in mostra 125 kakemono oltre a ventagli dipinte e lacche decorate appartenenti alla Collezione Perino e organizzati in cinque sezioni tematiche (fiori e uccelli, animali, figure, paesaggi, piante e vegetali),conducono il visitatore attraverso un mondo ricchissimo, in cui rappresentazioni minuziose e naturalistiche, punteggiate di dettagli sottili, si affiancano ad immagini estremamente essenziali e rarefatte, dove la forma perde i suoi contorni, si disgrega progressivamente per diventare segno evocatore di potenti suggestioni, in un estremo esercizio di sintesi e raffinatezza, quasi un astrattismo ante litteram.
Tra le opere esposte, vi saranno quelle degli artisti Tani Buncho, Ogata Korin, Kishi Ganku, Yamamoto Baiitsu.
La mostra sarà visitabile preso il Museo Mao Museo d’Arte Orientale di Torino, in via San Domenico 11, dal 27 Marzo 2020 al 28 Giugno 2020