Se vi capita di passare tra le viuzze della Torino storica, da cui palazzi trasuda un’atmosfera magica che trasporta il visitatore in un mondo senza tempo, dove si potrebbe incontrare un cavaliere o una creatura fantastica, una damigella o un sovrano senza Regno…. ebbene tenete bene gli occhi aperti, perchè tutta quest’aura vi condurrà in via Barbaroux 8, alla bottega Trouvaille, una libreria ricca di opere fantasy, fantascienza, libri di miti e leggende, fumetti, collezioni uniche e sarete immersi in un ambiente dove realtà e fantastico si incontrano e sarete accolti dalla simpatica proprietaria Novella che abbiamo coinvolta in questa intervista:
Come nasce l’idea dell’apertura di una libreria dedicata alla letteratura fantasy e fantascienza.
Ho sempre avuto il sogno nel cassetto, a dire la verità, solo che per un po’ di tempo lo avevo accantonato. Ero certa di voler fare un altro mestiere, quasi un po’ per abitudine che per altro. È stato completando i miei studi che l’idea si è fatta sempre più concreta e prepotente nella mia testa. Ovviamente mi piace leggere, e ovviamente il genere del fantastico è al top della lista.
Volevo un posto in cui si respirasse un’aria un po’ diversa da quella di una tipica libreria. Un po’ come una stanza privata, o una sorta di studio creativo, un posto in cui imbattersi, quasi per caso, pieno di curiosità insolite, per chi legge come per chi scrive e chi ama disegnare.
La mia mente continuava a parcheggiarsi nei meandri della bottega Trouvaille prima ancora che me ne accorgessi.
Quindi alla fine mi sono buttata e basta, non aveva senso aspettare oltre. Ho trovato il posto, l’ho preso in affitto, nel frattempo ho frequentato anche la Scuola Librai di Roma, e il 1 ottobre ho inaugurato la mia piccola libreria colorata.
Entrare nella tua bottega si respira aria di realtà fantastiche sospese nel tempo. Che cosa si prova ad essere avvolti da centinai di volumi intrisi di tanta magia letteraria.
La sensazione è fantastica, ovviamente, in ogni senso possibile. La scelta del catalogo è stata senz’altro una delle cose più facili, mi è bastato selezionare tutti i libri che ho sempre voluto! Non sono in molti a poter dire di averlo fatto, perciò mi sento estremamente fortunata.
A volte mi metterei volentieri a leggere in un angolino del negozio invece di fare la libraia. Diciamo che ho aperto il posto che avrei voluto frequentare andando a caccia di libri. Spero che anche altre persone possano sentirsi allo stesso modo varcandone la soglia.
Se dovessi consigliare, per un lettore alle prime letture di questo genere, che titoli gli proporresti?
È sempre difficile consigliare qualcosa a chi non conosce il genere, viste le infinite declinazioni del fantastico. Magia, non magia, draghi, imprese impossibili, profezie, viaggi nello spazio… il regno della fantasia è per definizione senza confini.
Mi arrischio forse a cadere nel cliché di qualche classico dunque, che facilmente ho visto interessare anche i più stoici dei lettori.
“La bussola d’oro” di Pullman è sempre un titolo che mi sento di consigliare, così come “La saga di Terramare” di Ursula Le Guin. “Il problema dei tre corpi” di Cixin Liu per quanto riguarda la fantascienza, e “La luna è una severa maestra” di Robert Heinlein. Ma ci sono un paio di titoli che vorrei aggiungere, come “La dorsale”, di Maria Gaia Belli, e “La ballata di fango e ossa” di Maurizio Ferrero. Avrei altri mille titoli in mente, e parliamo solo di narrativa. Conviene che non mi esprima sugli illustrati e i manuali d’illustrazione, altrimenti finisco per scrivere un saggio.
La libreria è stata inaugurata da poco. Ma nei tuoi progetti c’è di realizzare eventi, conferenze, workshop?
Sì, certo! Ho già ospitato le prime presentazioni questo mese, e sto già contando i minuti per le prossime. Per adesso ho inserito soprattutto autori e libri relativamente nuovi da lanciare, ma intendo organizzare anche laboratori di scrittura e illustrazione.
Spero di poter coinvolgere anche gli editori in questo, magari presentando nuove collane, e mettendo direttamente in contatto i clienti con il mondo del libro e della sua produzione.
Penso che potrebbe essere interessante partecipare ad incontri che non prevedano solo l’ascolto ma propongano anche uno scambio interattivo e che includano altri settori oltre alla scrittura.
Tra le varie opere che spaziano dalla letteratura fantasy ai miti e leggende, dalla fantascienza alle graphic novel, dai titoli di nuova uscita a quelli storici, a quali titoli o autori sei più legata.
Ecco un’altra domanda a cui potrei rispondere con un poema. Il mio primo fantasy in assoluto è stato “Eragon”, di Christopher Paolini, perciò ho per quel libro tantissimo affetto. Per il libro. Non per il film.
Ma se devo dire proprio l’autore che più mi ha rubato il cuore, quello dev’essere Tolkien. Lo so, già sentito, ma che ci posso fare. Speciale come pochi. Quando per gli Eldar giunse la fine delle storie e dei canti i miei occhi hanno letteralmente iniziato a piovere. E io non piango mai. Perciò Tolkien, senza dubbio. Lui e Douglas Adams, per quella sana follia di cui tutti abbiamo bisogno almeno un paio di volte al giorno.
Casa mia straborda di Benjamin Lacombe ovviamente, qualsiasi progetto editoriale artistico ben fatto mi fa perdere la testa. Terryl Whitlatch e i suoi design di creature fantastiche vanno senz’altro aggiunti alla lista.
Detto questo io sono quel tipo di nerd che spaventa i nerd, perciò oltre alla narrativa vera e propria mi appassionano tanto i libri di botanica fantastica, saggi comportamentali sui folletti, tesi sulla biologia dei draghi… chi più ne ha più ne metta!
Nella tua libreria c’è spazio anche per autori di Fantasy e Fantascienza italiani?
Assolutamente! Cercherò di dare il più possibile una voce agli autori del nostro territorio.
Quello del Fantasy, come quello della Fantascienza, è un mondo dominato principalmente da scrittori americani e anglosassoni, e questo è innegabile. Esiste però una produzione alquanto florida in tutta Italia.
Fra gli scaffali di Trouvaille troverete i soliti noti, senza dubbio, ma verrà dedicato uno spazio ai libri autoprodotti che cercano un luogo fisico in cui essere scoperti e sfogliati, e poi a tutti quegli editori specializzati in cui difficilmente ci si imbatte in una libreria tradizionale. Quelli che bisogna scovare alle fiere, ma che offrono un catalogo sensazionale.
Per me, che già li seguivo come lettrice vorace, è stato veramente speciale potermi mettere in contatto con queste bellissime realtà, proponendo incontri e offrendo spazio espositivo.
E’ il tuo momento… cosa ti senti di dire ai lettori di Mondo Japan.
Grazie di aver letto le mie parole, e di aver dedicato un po’ del vostro tempo alla mia Trouvaille. Venitemi a trovare se vi capita, cercherò di ascoltare tutti i suggerimenti che avete. Mi piacerebbe costruire qualcosa per voi e con voi. Grazie ancora.
E leggete, sciocchi!