Un’manga in cui le forze umane si contrappongono agli spiriti Tsukumogami, entità in grado di entrare nel mondo he conosciamo, possedendo vecchi oggetti e assumendo una forma tangibile
“Mononogatari” di Onigunso, pubblicato da J-Pop, è un’opera fresca, originale e piuttosto accattivante, in cui il ragazzo Hyoma Kunato, dà la caccia a questi spiriti, facente parte di un gruppo di specialisti, il clan dei Saenome. Egli però li odia, perchè uno di essi ha ucciso il fratello e la sorella.
Purtroppo la sua irruenza, preoccupa suo nonno Zohei Kunato, il quale ritiene che la forza per eliminare i Tsukumogami, sia l’ultima risorsa, in quanto queste entità si trovano nel mondo degli umani senza volerlo e bisogna ricondurli sulla retta via. Decide così di invialo a vivere, per un certo periodo, insieme ad un gruppo di Tsukumogami che godono di una certa libertà, a patto che accettino le condizioni imposte dagli umani. A questo gruppo vi è a capo una ragazza umana: Botan Nagatsuki….
La storia vedrà questa convivenza forzata, sotto lo stesso tetto, tra Hyoma e i Tsukumogami, i quali danno la caccia ai loro stessi simili. Come si apprende dalle pagine, queste creature sono rimaste di loro volontà sulle Terra per via di un legame con Botan che a quanto pare nasconde un segreto.
Opera interessante, intrigante che mescola azione con situazioni divertenti, probabilmente per sdrammatizzare certe situazioni, Si intuisce fin dalle prime pagine che dopo un inizio burrascoso e di incomprensioni con le entità spirituali, il ragazzo formerà gruppo unito e solidale con loro.
Lettura meritevole, anche perchè disseminata, lungo la trama del primo albo di misteri, tutto ottimamente rappresentato da un tratto semplice, lineare con continui chiari e scuri che esaltano pienamente i piani spirituali e terreni.
Si Ringrazia: