Oggi vi presento Shifting Stones, una delle novità portate a ModenaPlay! da Studio Supernova.
Il gioco è composto da 9 tessere Pietra, ciascuna delle quali ha due facce diverse, e da 72 carte Schema. Attenzione, sia gli Schemi che i setting delle Pietre hanno una direzione: se si gioca attorno a un tavolo bisogna guardare tutto a partire dalla stessa linea di base e non ognuno dal proprio punto di vista.
Come si gioca
Ogni giocatore riceve a inizio partita una mano composta da 4 carte Schema, e per realizzare il punteggio riportato su di essa dovrà scambiare di posto due tessere adiacenti (non in diagonale) oppure capovolgerne una. Per svolgere ognuna di queste azioni, però, si dovranno “spendere” carte dalla mano, quindi è possibile che per riscuotere una carta particolarmente preziosa si decida di non giocare il proprio turno in modo regolare ma pescare altre 2 carte e passare la mano ai rivali. Questa azione non può essere eseguita due volte di seguito, quindi non si può mai avere in mano più di 6 carte.
Fine della partita
A seconda del numero di giocatori è fissato il numero X di carte che termina la sfida: ad esempio, in una partita a 4 l’ultimo round è quello in cui un giocatore realizza il punteggio della sua ottava carta. Si termina il giro e poi si contano i punti, e chi ha realizzato il maggior numero di carte da 1 ottiene 3 punti bonus (se più giocatori hanno lo stesso numero di carte da 1 il bonus viene dato a tutti).
Semplice, vero? Eppure già dalla prima partita le combinazioni e le tattiche che si possono realizzare sono davvero molte e articolate, rendendolo un gioco adatto sia ai giocatori più incalliti che a gruppi familiari o con giocatori meno esperti.
“Solo” mode
È molto interessante anche la modalità in solitario, nella quale si deve preparare un mini-mazzo da 16 carte e poi pescarne 4 e sviluppare i punti come nella versione normale. Se si conclude un round senza aver fatto nessun punto si subisce 1 ferita, e si vince se si riesce a realizzare tutti e 16 i punteggi prima di aver subito 4 ferite.
Uno degli aspetti più accattivanti è la sua veste grafica: colori, disegno e spessore delle Pietre hanno catturato la mia attenzione non appena le ho viste, per non parlare del fatto che sono “in rilievo” per cui prenderle in mano è proprio piacevole!
Ho notato questo gioco anche in fiera, in mezzo a dozzine di alternative. Scoprire poi che la meccanica è all’altezza dell’aspetto è stato entusiasmante! Per me, è un must have: uno di quei giochi che va bene come filler a fine serata dopo aver intavolato un “cinghialotto” così come è adatto a un dopocena con amici e bambini che stanno iniziando a esplorare questo mondo.
Pregi
Esteticamente bello bello bello, e poi scopri che ha anche un regolamento solido e una rigiocabilità elevatissima!
Difetti
Non pervenuti 🙂
Scheda tecnica
Numero di giocatori: da 1 a 5
Durata media: 20 min.
Età suggerita: da 8 anni in su
Lingua: italiano, nessuna dipendenza dalla lingua
Designer: J. Evan Raitt, con le illustrazioni di Kwanchai Moriya
Distribuito da: Studio Supernova