Con la nascita di molte piattaforme televisive, anche la quantità di prodotti destinati agli utenti è aumentata, con il risultato di realizzare, soprattutto molte serie, di qualsiasi genere.
Non poteva così mancare un titolo dedicato al mondo del calcio: “The English Game”, trasmesso da Netflix, in cui viene trattato le origini del gioco del pallone in Inghilterra, con un’attenta analisi sociale e industriale dell’epoca.
Il proprietario della filiera tessile di Darwen, James Walsh ( interpretato da Craig Parkinson) e proprietario della squadra di calcio del Darwen FC, situato nella contea di Lancashire, nel Nord-Ovest dell’Inghilterra, per vincere la FA Cup ( La competizione calcistica più antica nella storia, la sua prima edizione si giocò nel 1871-72), decide di assoldare due giocatori scozzesi del Patrick FC: Fergus Suter (interpretato da Kevin Guthrie) e Jimmy Love ( interpretato da James Harkness).
I due nuovi atleti vengono pagati per le loro prestazioni, atto che andava contro le regole, in quanto erano r vietati compensi in denaro, si giocava solo per il piacere, per la gloria, per un ideale.
Purtroppo l’avventura del Darwen, nella FA Cup del 1881, si ferma in semifinale contro l’Old Etonians FC ( società fondata da ex studenti dell’Eton College), squadra composta dall’aristocrazia inglese che non vede di buon occhio che questo sport sia praticato anche dalle classi meno ambienti. Capitano della squadra è Artur Kinnaird ( interpretato da Edward Holcroft), il quale però ha una visione più ampia, capisce che il calcio nei decenni si evolverà e diventerà un fenomeno di massa, una forma di aggregazione per qualsiasi ceto sociale.
In tanto per la competizione del 1882, Suter viene ingaggiato dal Blackburn (società fondata nel 1875) per la somma di 100 sterline, in quanto il Presidente vuole portare alla vittoria una squadra degli “operai”, impresa che riuscirà.
Una serie emozionante, anche perché attraverso lo sport, si ha uno spaccato della società inglese in piena rivoluzione industriale, da un lato i nobili e dall’altro la povera gente, i lavoratori costretti a turni massacranti di 16 ore per sei giorni i quali vedevano nella squadra della propria città una rivalsa verso il destino avverso. La produzione ha saputo raccontare le classi sociali senza cadere nella retorica ma con uno stile forte, autentico, in un percorso di emancipazione passato attraverso il gioco del calcio.
Un titolo basato su personaggi e situazioni veramente accadute, Suter è stato un giocatore, nato il 21 Novembre del 1857, vinse tre FA Cup dal 1884 al 1886 e si ritirò nel 1889 è considerato il primo giocatore professionista . Artur Kinnaird dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, divenne Presidente della Federazione Calcistica d’Inghilterra, la sua squadra è stata l’ultimo club amatoriale a vincere nel 1882 la FA Cup. In oltre in quel calcio pionieristico le magliette indossate erano prive di numero, non vi era ancora la possibilità di fare sostituzioni, anche se un giocatore si infortunava e gli schemi di gioco erano molto banali: palla avanti e pedalare.
Logicamente la serie è molto romanzata, con vari aspetti sentimentali, vi è però una inesattezza storica: il Blackburn Rovers nel 1882 perse la Coppa, la vinse nel 1883 ma furono quelli del Blackburn Olympic (club ormai scomparso).
“The English Game” emoziona, esalta , si prova sensazioni che il calcio moderno ha fatto perdere. E’ impensabile non essere coinvolti e trascinati dalle scene di calcio giocato, fatto di eleganza, romanticismo e cavalleria.