L’evolversi del videogames non è solo tecnologico, con un giro d’affari di 116 miliardi di dollari, (grafica, giocabilità, realtà virtuale…) ma dal 2017 il CIO (Comitato Olimpico) ha deciso di riconoscerlo come disciplina sportiva. Molti giocatori sono dei veri professionisti, pagati come star, in cui attraverso sponsorizzazioni, generano fiumi di denaro.
Sono finiti i tempi dei cabinati o delle prime console, come semplici passatempi tecnologici.
Come in molte situazioni, c’è anche il risvolto della medaglia: L’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) ha dichiarato che la dipendenza da videogames è una malattia mentale: la “Gaming Addiction”, colpisce molti giovani che trascorrono molte ore davanti al PC, riducendo i rapporti interpersonali e con la realtà, con gravi ripercussioni sulle salute.
E qui però inizia un ulteriore giro di Business….