Certi eroi, positivi o negativi, nella loro storia creano un certo alone di Leggenda, personaggi che con il loro carisma sono riusciti a decretarne un successo certe serie di Anime o Manga. Questo è il caso di Raoh, perché se Ken Shiro è stato un eroe buono, amato dal popolo, dalla grande umanità, suo fratello è stato il contrario. Due opposti talmente diversi che hanno permesso di rendere unica la serie di Okuto no Ken.
In Giappone si è così deciso di rendere omaggio a Raoh, con una serie dedicata tutta a lui, in cui si racconta aneddoti che nella serie principale non sono mai stati presi in considerazione, come la conoscenza tra il fratello di Ken e il cavallo Re Nero.
Raoh, non ancora nominatosi Re di Okuto, insieme ai suoi fedeli Souga e Reina, si pone al comando di un esercito di soldati dopo aver sconfitto i loro rispettivi re ed inizia la sua marcia per la conquista del mondo attraverso la forza e il terrore. Sul suo cammino incontrerà suo fratello Toki che deciderà di rinchiuderlo nella prigione di Cassandra, Ryuga che si unirà al Re come braccio destro o Souther che preferisce evitare lo scontro.
L’anime consta di 13 episodi, dall’ottima animazione un po’ meno per quanto riguarda la realizzazione dei personaggi che risultano piuttosto slavati con poche espressioni. I’ aspetto meno curato che sarebbe stato il fulcro centrale della storia è la psicologia del personaggio principale: Raoh. Risulta piuttosto opaca la sua prestazione sul campo di battaglia, il suo carisma combattivo, la sua durezza nel non avere pietà di nessuno, risulta piuttosto sbiadita rispetto al Raoh che abbiamo conosciuto. Troppe volte si lascia a lunghe discussioni e a rimproveri quasi da paternalismo con i suoi subordinati. Personalmente lo preferivo, quando senza scendere da cavallo, eliminava interi eserciti e senza colpo ferire riduceva in poltiglia i vari maestri di arti marziali.
Fabio “Jubei” Valerio