Quanti di noi alla mattina al suono della sveglia hanno pensato: “ non ci voglio andare a lavorare”? Immaginatevi che una mattina qualsiasi vi svegliate e scoprite che il mondo intero è sconvolto da un invasione di zombi… quale sarebbe la vostra reazione?
Nel manga “Zombie 100 – cento cose da fare prima di non morire!” di Harad Aso e Kotaro Takata, pubblicato dalla J-Pop, ha come protagonista Akira Tendo, giovane di 24 anni che lavora presso una Casa di produzione di pubblicità. L’aspetto idilliaco del primo giorno di lavoro, si trasforma ben presto in qualcosa di terrificante, Kotaro è finito in una Black Company, in cui i dipendenti sono soggetti a sfruttamento e condizioni lavorative estenuanti, tanto da non tornare a casa per giorni.
In una di queste rare occasioni di ritorno a casa, il ragazzo si guarda un film di zombie, in cui tutta la città è assediata da queste mostruose creature. A tale visione Kotaro pronuncia: “paragonato al posto in cui lavoro…quello è il Paradiso”.
La mattina seguente, alzatosi per andare a lavoro, incontra per le scale del condominio una schiera di zombie. La sua reazione non è di paura ma di giubilo: “Da oggi non devo andare al lavoro”, anzi decide di fare tutte quelle cose che non riusciva per colpa del gravoso impegno…..
Un’opera geniale, divertente che parte da un presupposto banale: andare a lavorare presso certe aziende è una merda. Gli autori hanno mixato un’idea vincente, lo stress lavorativo, con un genere cinematografico – letterario di gran successo , l’apocalisse degli zombi. Ma non si sono limitati a questo, perché una situazione di alta drammaticità e terrore è stata trasformata in una commedia avvincente, in cui il protagonista vi trova la libertà e la gioia di vivere, un po’ come avessero preso la sceneggiatura del film “Zombie” di George A. Romero e introdotto il protagonista della serie “My Name is Earl”.
Un’ manga grottesco ma non sciocco, fatto di umorismo nero, senza eccedere in scene splatter, realizzato in maniera che il lettore si esalti che si immedesimi nel protagonista, trovando in lui l’eroe che trova lo spiraglio della vera libertà e non la costrizione lavorativa indotta dal sistema, portandolo alla trasgressione delle regole, come ad esempio bere birra alla mattina di un giorno lavorativo, mettendo in atto uno spirito reazionario, sopito da troppe e rigidi regolamenti.
Le atmosfere della storia sono quindi molto soft, azione ma con divertimento, gli zombi fanno da contorno alla gioia del giovane, un effetto che stride ma che da subito l’idea che non siamo davanti una lettura horror ma ad un’idea che molti pensano ma nessuno ha il coraggio che diventi realtà.
Si Ringrazia: