Ogni anno, quando ci si avvicina all’evento di Lucca Comics & Games, iniziano, sia sulla carta stampata che sul web, circolare articoli e servizi dedicati agli aumenti sproporzionati dei prezzi inerente al pernottamento nella città Toscana durante il periodo della kermesse.
Articoli dall’impostazione allarmistica, quasi da dover allertare la protezione civile e dichiarare lo stato d’emergenza.
A tali notizia, il popolo degli appassionati si solleva in furiose polemiche, critiche e crociate contro i mulini a vento, con proclami da far impallidire un veterano della politica, attraverso l’idea di boicottare la fiera, di far intervenire la finanza o le Associazione dei consumatori.
In tanti anni non ho mai visto poi nessuna energica contrapposizione. Così ogni anno albergatori, B&B, affittacamere e qualsiasi spazio che può essere utilizzato come locazione, per via del mercato libero, aumentano a loro piacere le tariffe di pernottamento. Anche perché, per via di una semplice legge di mercato, più la richiesta è alta maggiore è il prezzo di vendita.
Il problema è che non vi sono delle regole ben precise, chi ci rimette è l’appassionato che viene visto come un pollo da spennare; “vuoi goderti la tua passione, paga, paga e paga”. Vi sono casi che in cui vi è l’obbligatorietà di prenotare almeno un certo numero di notti altrimenti “grazie e arrivederci”.
Il visitatore si trova quindi a sborsare cifre non indifferenti, ad esempio un alloggio per la settimana del comics, possono chiedere 1500 euro o camere di albergo a 300 euro a notte. Vi sono poi situazioni assurde, un sottobosco che non sempre viene alla luce se non da racconti personali o di amici che lo hanno vissuto in prima persona, dall’affitto di un cortile di una casa indipendente da utilizzare come punto camping per un camper, alberghi che praticano sconti fittizi se paghi in nero, B&B che durante l’evento non offrono la colazione, locali che diventano affittabili, situati il locazioni piuttosto discutibili da quelli nel cortile interno ai sottoscala e l’elenco potrebbe proseguire.
La situazione dell’aumento dei prezzi è stato preso in esame dall’Associazione “’Altroconsumo” che ha effettuando una ricerca, affermando che vi sono rincari del 161%, si paga 10 volte di più del resto dell’anno.
In queste righe possiamo parlarne all’infinito, gridare allo scandalo e strapparci le vesti ma sappiate che se provate a cercare una stanza ad oggi è già tutto sold out! Confermando così la capacità attrattiva della kermesse da parte del pubblico che non bada a spendere.