Il filone dei film di Supereroi nostrani in calzamaglia, negli anni 60 sono stati un must.
Nel 1967 venne realizzato “Argoman – Come Rubare la Corona d’Inghilterra” , regia di Sergio Greco. Il lungometraggio, come quelli del periodo, si ispira molto alla cinematografia di James Bond, una trama in stile spy – action tra inseguimenti, botte e una vena erotica soft , in cui il supereroe deve salvare il mondo dal pazzo di turno.
Una donna bellissima, Jazabell, vuole dominare il mondo con il nome di Regina Sullivan e decide di rubare un enorme diamante capace di rifrangere i raggi solari che utilizzerà su un macchinario per duplicare le persone e renderle schiave. Sulla sua strada però s’intromette Argoman, un ladro formidabile, la cui vera identità è Sir Reginald Hubert, noto criminologo e aitante play boy. L’uomo aveva conosciuto la bella donna, poco tempo prima in un incontro amoroso.
L’eroe in calzamaglia che possiede doti sovraumane, infatti ha il potere della telecinesi, penetra nel nascondiglio di Jazabell, sconfiggendola, salva la Terra dal dominio di un’eccentrica megalomane.
Anche in questo caso, la trama è semplice e si basa tutto sull’azione del Supereroe, scanzonato e cacciatore di belle donne, idea piacevole all’inizio ma che diventa discutibile se perpetuata per tutta la durata del film. Punta di merito al protagonisti, nei panni di Sir Reginald, molto stiloso e con un plombe da nobiluomo.
Piacevole è la musica di sottofondo quando entra in azione Argoman, ritmata e accattivante, mentre le scenografie di macchinari scientifici e i laboratori avveneristici, risultano troppo plasticosi e finti. Possiamo affermare che questo film un mix tra spionaggio e supereroi , è riuscito a metà ma che bisogna dare adito di essere un prodotto all’avanguardia con però un finale scontato.