Un nuovo successo targato Netflix, un nuova serie Coreana: “Extraordinary Attorney Woo”, un Kdrama conosciuto come Avvocato Woo, ha attirato l’attenzione di moltissimi telespettatori e balzando tra i programmi più visti della piattaforma.
Le vicende incentrate sulla giovane Woo Young-Woo, affetta da un disturbo dello spettro autistico che si è laureata con lode presso l’Università di Seoul come avvocato ed è stata assunta presso un importante studio. Ha un forte interesse per balene e cetacei, tanto che riesce ad introdurre tale argomento anche nei casi giuridici, adora mangiare il gimbap, un piatto tipico coreano a base di riso cotto con verdure, carne e pesce, arrotolati in fogli di alga essiccati e serviti a fette.
Vista con un certo sospetto a causa della sua condizione, ha l’abitudine, di quando si presenta di affermare che il suo nome ha la particolarità che anche detto al contrario, rimane sempre Woo Young-woo.
Intenso, commovente, piacevole, comico, in questa serie si sono miscelati tanti generi che hanno dato vita a un caleidoscopio di piacevoli emozioni nel seguire le avventure dell’avvocatessa, con storie mai banali che in maniera molto sottile, condanna una società piena di mancanze, contraddizioni e soprusi.
Sedici episodi che conquistano immediatamente lo spettatore, grazie alla presenza di personaggi semplici ognuno con una propria psicologia che riesce ad intersecarsi benissimo nel contesto. L’avvocato Woo, con la sua semplicità e innocenza mixata alle sue geniali capacità di memoria e giuridiche, mette in luce la superficialità e l’incongruenza di molti. Sempre vista con occhi titubanti dalla società in quanto autistica, grazie al suo modo di fare, pieno di entusiasmo e dedizione ai casi affrontati, a volte in maniera un pò bizzarra, riesce a conquistare tutti e trasformare quegli sguardi perplessi in volti gioiosi e soddisfatti.
Una sceneggiatura che vede l’avvocato non solo con le prese delle varie cause in tribunale ma che tocca altri aspetti della sua vita privata, dalla relazione amoroso con il suo collega Lee Jun Ho (Kang Tae-oh) la scoperta della madre che l’aveva abbandonata, al rapporto con gli altri avvocati. Ma anche sottotrame in cui sono coinvolti gli altri protagonisti che sono risultati all’ iniziato come comprimari, si sono ritagliati in un’importante ruolo per la riuscita del kdrama, diventando elementi complementari per dare un risvolto più reale alle vicende.
Un plauso aspetta all’attrice, Park Eun-Bin che ha saputo immedesimarsi in un personaggio con la sindrome autistica, in maniera educata senza che potesse essere lesiva. Gli sguardi, le movenze, quel modo di muovere le mani ma anche semplici gesti come il mangiare solamente il gimbap, la difficoltà ad entrare in luoghi a lei non famigliari, i rumori assordanti, situazioni che potrebbero far sorridere lo spettatore ma che sono vincolo di difficoltà per chi ne affetto, sono descritti elegantemente e in uno stile soft.
Un titolo che ha saputo conquistare molti spettatori, diventandone un successo, tanto che si sta ventilando la realizzazione di una seconda stagione. L’amministratore delegato Lee Sang Baek ha rilasciato tale dichiarazioni in merito:
Grazie per il sostegno. Produrremo la stagione 2 di Extraordinary Attorney Woo. L’obiettivo è di mandare in onda la season 2 nel 2024. Non è facile coordinare gli impegni del cast e del team della produzione. Quindi dovremo discuterne molto. […] Se non ci saranno cambiamenti inaspettati, lo scopo è quello di mantenere più del 90% dei lavoratori. Per tale ragione, tutto questo richiederà un’enorme quantità di tempo. Ma i piani per la seconda stagione non sono cambiati