L’ombra, il vero nemico dell’esorcista di Edimburgo, l’ombra che chiama che si trova in persone, oggetti, luoghi, in quanto tutta la realtà ha un’ombra.
Samuel Stern “I Giostrai dell’Apocalisse”, sceneggiato dagli ottimi Massimiliano Filadoro e Marco Savegnago e disegnato da Enrico Fregolent, con un tratto accattivante e realistico, pubblicato dalla Bugs Comics, porta il lettore in un contesto la cui psicologia dei protagonisti viene messa a dura prova.
Il fumetto del Rosso è dal numero 23 con “Il bene più grande” che vive di una continuity ricca di colpi di scena e di situazioni criptiche che creano un caleidoscopio di eventi tra mondo reale e mondi alternativi. In questo numero, Ryden detto il divisore, contata due misteriosi giostrai, Scary Kid e Enigma che hanno impresso il simbolo della dea Hecate ( di cui ne abbiamo sentito parlare nell’albo precedente) perchè questi creino un apocalisse per Samuel, la cui funzionalità è quella di verificare le sue potenzialità in quanto diventi il sigillo della prossima apocalisse, dato che risulta essere catalizzatore d’ombre.
Il libraio di Edimburgo, Padre Duncan, Penny Campbell e Angus Derryleng, ricevono entrambi l’invito per il “Magical Mystery Show”, evento che li porterà nello scantinato del negozio di Angus e attraversare la Red Door per trovarsi, ognuno in un luna park, in cui saranno costretti ad affrontare le proprie paure e ombre; dietro a tutto ciò non ci sono demoni o eresiarchi ma il “male antico”….
Un numero suggestivo che risulta il preludio di qualcosa di molto sconvolgente, in cui ombre e luce formano la realtà, in cui si risvegliano forze perchè tutto rimanga in equilibrio, in cui vi sono energie che si incanalano in oggetti ed esseri viventi perchè questi diventino dei sigilli. Per il momento, potrebbe risultare la lettura molto enigmatica, lasciare nel lettore molti punti di domanda ma lungo le pagine sono stati disseminati molti particolari che avranno una loro funzionalità e che porterà a molte risposte. Si è avvolti da un’intensa lettura onirica, in cui tutto può, ove ognuno dei protagonisti recita un’importante parte dell’esistenza perchè non avvenga la distruzione del mondo.
Il fumetto non si concentra ormai solo più su Samuel ma sulla giostra del destino sono saliti tutti coloro che hanno rapporti con lui, potenziali pedine di un apocalisse preannunciata, ognuno con delle paure fonte di nutrimento di entità nascoste nell’oscurità a volte neppure tanto celata.
Una lettura che continua a seguire un percorso ad angoli retti, in modo che l’appassionato non sappia mai cosa incontrare dietro la prossima pagina. Fantastico.