Le tematiche realizzate nei manga sono svariate, toccando anche argomenti delicati. “Bota Bota” dell’autrice Paru Itagaki, pubblicato da Planet manga della Panini, mette al centro della storia la ventinovenne Mako Higari, maniaca dell’igiene.
Il desiderio della ragazza è amare qualcuno, purtroppo il suo corpo reagisce, facendola sanguinare copiosamente dal naso ogni qualvolta venga a contatto con qualcosa di sporco (denaro, lo stesso baciare sulla bocca…). Per far fronte a questa situazione e superarla, Mako cerca di avere numerosi rapporti occasionali che però falliscono, in quanto, quasi tutti i ragazzi scappano, dopo essere stati inondati di sangue dalla testa ai piedi, tanto da essere soprannominata “Bota Bota girl” : la ragazza sanguinante.
Le emorragie sono il frutto di un ossessione per l’igiene nata dagli insegnamenti di sua madre che considerava sporcizia gli sprechi, i tradimenti, il sesso.
La situazione sembra senza speranza ma l’incontro con un suo vecchio compagno delle medie, Ryunosuke Takuma, innamorato di lei dal tempo della scuola…..
L’opera presenta un dinamismo molto particolare, con situazioni drammatiche che sfociano nell’ironico. Una lettura che porta il lettore a non focalizzare, con precisione che percorso vuole intraprendere l’autrice: è un’ manga di sensibilizzazione per certe patologie? é un’ manga commedy-hot? è un titolo di semplice intrattenimento, dato che è un volume unico? Lo stesso finale lascia aperte tante porte e ognuno può interpretarlo alla propria maniera.
La narrazione molto basica è accompagnata però da un tratto del disegno accattivante, un mix tra realismo e surrealismo, ovvero inserire figure piuttosto pittoresche in un contesto giornaliero che potremmo vedere benissimo con i nostri occhi. L’idea interessante ma con uno sviluppo che lascia interdetti.
Si Ringrazia: