Oggi è iniziata la nuova Edizione di Lucca Comics & Games, la città Toscana sarà invasa da migliaia di appassionati. Una serie di giornate ricche di novità, ospiti, proiezioni, sfilate, work shop e tantissimo altro.
Come tutti gli anni però, essendo diventata una kermesse di altissima risonanza mediatica a livello Nazionale, diventa anche campo di scontro per questioni extra cultura- artistiche, le quali senza addentrarci in meandri labirintici e piene di trappole, risulta essere qualcosa che al visitatore di Lucca Comics interessa relativamente.
In tutto questo panorama in cui regna il politically correct, in cui siamo arrivati a dover far fronte al bagarinaggio dai biglietti d’ingresso alle prenotazioni per le firma coppie, un polverone di proteste, polemiche e guerre mediatiche; mi pongo perché tutta questa attenzione non si rivolga anche a questioni calde e problematiche di una Nazione in totale sbando, dove i lavoratori sono prigionieri di ricatti da parte di imprenditori che propongono contratti da fame con subdole promesse e premi mascherati di agevolare il dipendente, facendo finta di tendere una mano mentre con l’altra…. Oltre a discorsi pensionistici inesistenti, per portarti a lavorare fino a quando si tiri le cuoia.
Ma tutto ciò non frega, non fa notizia e odiens, perciò concentriamoci su coloro che non si recheranno a Lucca e che sarà un edizione da record ma con rischio di forti piogge (ma non diciamolo troppo forte che altrimenti qualcuno potrebbe disdire per allerta meteo).
Di chi è la colpa? Di un sistema che ormai guarda solo ai propri interessi, una politica inesistente e una cultura che deve rimboccarsi le mani per sopravvivere.
Buona Lucca Comics.